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QUESTIONE UCRAINA VISTA DAGLI STORICI Uno stralcio ragio | Il Rompipallone

QUESTIONE UCRAINA VISTA DAGLI STORICI
Uno stralcio ragionato delle parole di due storici non allineati, che discettano in maniera chiara anche sulle responsabilità e sul ruolo, in particolare, degli Stati Uniti e della Nato.
Meditate gente, meditate!!!

«L’attuale guerra è un episodio di una fase della riprogettazione dell’ordine mondiale avviata con l’inizio dell’amministrazione Biden negli Usa, caratterizzata dalla politica del Partito Democratico, che consiste nella fede nel ‘manifesto destino’ della nazione americana facente centro sul principio che interesse statunitense e libertà-diritto alla felicità del gemere umano coincidono… L’attuale guerra non è cominciata alla fine del febbraio 2022 con l’aggressione russa all’Ucraina, bensì nel 2014 con il golpe che a Kiev rovesciò il governo legittimo di Janukovich e avviò un primo tentativo, con il governo Poroshenko, di passare dalla parte formale dell’Unione Europea, cioè sostanzialmente da parte della Nato, con episodi infami come il massacro degli inermi cittadini russi a Odessa da parte delle milizie estremiste ucraine (2.5.2014)… Il ‘protocollo di Minsk’ è stato disatteso sia dalla Nato, che soprattutto col governo Zelensky ha trattato il passaggio dell’Ucraina all’Ue (cioè sostanzialmente alla Nato, con avanzata verso est della sua linea missilistica ‘difensiva’), mentre il governo ucraino ha intensificato almeno dal 2015 la repressione contro i gruppi politici stinati ‘filorussi’ e le azioni militari contri le comunità del Donbass e le sevizie ai cittadini ‘non allineati’… Scelte come l’invio di armi all’Ucraina in un momento di conflitto sono formalmente atti di guerra della Nato contro la Russia… Aggressione contro uno stato sovrano? Benissimo: proceda pure la corte dell’Aja contro la Federazione Russa. A quando i processi contro la Nato (posta sotto il comando Usa) per Serbia 1998-9, Afghanistan 2001, Iraq 2003, Georgia 2004-13, Libia 2011, Siria 2011. Le sanzioni alla Russia le paga la Russia, ma le paga anche l’Europa. Gli Usa e la Nato, che pagano pochissimo, se ne fregano. La verità ultima è che quella in corso è una guerra scatenata dalla Nato direttamente contro la Russia per sovvertire l’ordinamento interno di quel paese e distogli l’opinione pubblica statunitense e mondiale dalla rovina nella quale il governo Biden sta precipitando gli Usa e indirettamente contro l’Europa, asservita alla Nato e a rischio di trovarsi in prima linea in caso di estensione del conflitto»
(Franco Cardini, storico - Il blog di Franco Cardini, 16 marzo 2022)

«L'Ucraina e una comunità interlinguistica. Il loro errore è stato bandire il russo durante le devoluzioni arancioni anche nelle comunità russofone. E li che si è attizzato il neonazionalismo grande russo che Putin usa in maniera scellerata per condurre una guerra etnica… La Russia punta a distruggere la classe dirigente ucraina. Col massacro di Katyn in Polonia furono sterminati oltre ventimila ufficiali polacchi. Stalin dette la colpa ai nazisti. Con metodi diversi Putin punta ad un ricambio a Kiev… Vuole arrivare ad un governo fantoccio... che faccia quello che Usa e Ue potevano risolvere con intelligenza rispettando il patto tra Reagan e Gorbaciov. Nessun Paese confinante con l'Urss avrebbe mai aderito né alla Nato né alla Cee. Patto che una volta infranto ha alimentato il nazionalismo etnico grande-russo... le sanzioni non sono mai efficaci, errore enorme di questa pseudo diplomazia nordamericana cui si accoda l'Ue. Il partito comunista cubano o il gruppo ierocratico sciita sono ancora al potere grazie alle sanzioni... che colpiscono l'economia europea. Francia e Germania soprattutto… È pazzesco dire che non possiamo comprare il gas russo. Di recente l'Italia si è schiacciata eccessivamente su posizioni atlantiste... questo eccessivo allineamento così poco politico su Washington lo si deve soprattutto al Governo Draghi. L'esclusione delle banche russe dal sistema Swift ha valenze soprattutto propagandistiche... con il congelamento delle riserve si rompe l'equilibrio del sistema monetario mondiale.