Quello che mi fa male non è l'idea di affrontare delle rinunce | Ilaria Bifarini

Quello che mi fa male non è l'idea di affrontare delle rinunce, come non poter frequentare locali pubblici o viaggiare (sto declinando anche gli inviti ad alcuni eventi). Per indole sono stoica, credo che la fermezza di volontà e il rigore rafforzino l'animo e trovo nello studio e nella lettura una fonte di piacere inesauribile. Ciò che più mi addolora è assistere alla libera esternazione dei sentimenti più bassi dell'essere umano, dell'odio verso il suo simile, dell'adesione cieca a un regime sempre più spudorato e violento. Anche quando tutto ciò finirà, come accade a tutte le dittaure, come faremo a dimenticare di cosa è stato capace l'uomo? Anche se fate parte di coloro che non hanno problemi a sottoporsi a inoculazioni continue, riflettete bene prima di avallare la discriminazione e l'odio di Stato, nonché l'istituzione di un sistema di premi e punizioni statale che apre la strada a scenari distopici e a una vita a punti: oltre ad essere immorale e disumano, potrebbe ritorcervisi contro.