2020-06-28 11:51:29
Fascite PlantareLa
fascia plantare è una
spessa e fibrosa banda di tessuto connettivo che origina dalla
tuberosità mediale del calcagno. Si estende, in fasci singoli, lungo l’arco longitudinale mediale e si inserisce sulla base di ciascuna falange prossimale.
Per fascite plantare s’intende quella
patologia infiammatoria a carico della fascia plantare, caratterizzata da intensa
sintomatologia dolorosa.
La fascite plantare è più frequente negli sport che richiedono la
corsa e il camminare per lunghe distanze; è frequente anche tra i
ballerini, i
tennisti, i giocatori di
pallacanestro e tra coloro la cui occupazione richiede un prolungato supporto del carico. L’appoggio di tallone implica un
microtrauma diretto e ripetitivo sulle strutture legamentose e nervose, in particolare nelle persone di mezza età, in sovrappeso, non atletiche che stanno in piedi su superfici dure e rigide, nonché nei
maratoneti.
Tra i
fattori di rischio che sembrano favorire tale patologia vi sono alcune
caratteristiche anatomiche. Campbell e Inman (1974) hanno notato che nei pazienti con
piede piatto o con
calcagno valgo vi è un incremento della tensione della fascia plantare. Anche un muscolo
gastrocnemio poco elastico (con l’aumento della pronazione come compenso) predispone i pazienti alla fascite plantare. Inoltre, è stato osservato che il
piede cavo con la relativa rigidità esercita uno stress maggiore sulla fascia plantare in carico.
Il
trattamento conservativo è la strategia terapeutica più efficace.
Le linee guida JOSPT 2014 raccomandano la terapia manuale (mobilizzazioni e manipolazioni delle articolazioni e dei tessuti molli ) ed
esercizi di forza e stretching della fascia plantare come strategie terapeutiche più efficaci con grado di raccomandazione A. Inoltre in particolari casi viene fortemente raccomandato l’uso dello
splint notturno.
Le linee guida raccomandano inoltre l’utilizzo del
taping alla fascia plantare e al muscolo gastrocnemio.
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