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Domenica di inchieste, di quelle che fanno riflettere. Picco | Ho perso i tuoi dati

Domenica di inchieste, di quelle che fanno riflettere.

Piccola premessa: non entreremo nel merito della questione Green Pass perché non siamo affatto qualificati per farlo: riportiamo lo studio così come l'abbiamo trovato, dopo averlo letto attentamente.

Altra premessa: un grande grazie ai ricercatori che, in questi giorni stanno facendo un lavoro straordinario.


Qualche giorno fa, sul sito Matrice Digitale è stato pubblicato un articolo circa 2200 Green Pass tutti Italiani pubblicato in rete (presumibilmente su canali diversi da quelli a cui siamo abituati). L'articolo parlava di uno o più probabili attori che avrebbero avuto a che fare, giornalmente, con questo tipo di dati proprio per la catalogazione e la disposizione con la quale sono reperibili sul web. L'autore del post, tra l'altro, aveva inserito un link clickbait circa il download di questo pacchetto: a dire il vero ci eravamo indignati anche noi per poi scoprire, che il link, riportava ad una pagina in cui veniva giustamente vietato di utilizzare Green Pass diversi dal proprio.

Oggi, invece, è stato pubblicato sul medesimo sito un articolo più completo e dettagliato sulla questione Green Pass Italiani rubati. Da quello che ci dicono i ricercatori, l'archivio contiene circa 2200 Green Pass Italiani: molti di questi, però sono duplicati facendo scendere il numero di file unici a circa 1000 (thanks to sonoclaudio). L'autore dell'articolo, come fatto in precedenza, ipotizza che questi Green Pass possano provenire da una o più farmacie: questo perché le farmacie oltre a fornire vaccinazioni e tamponi, sono anche deputate a scaricare i certificati verdi delle persone anziane che non hanno dimestichezza con le piattaforme digitali. Questi file, inoltre, sembra siano stati raccolti nei mesi di Agosto - Ottobre 2021 e sono Green Pass riferiti a vaccini e non tamponi: si rafforza sempre più sia l'ipotesi che sia opera di un gruppo di farmacisti/medici compiacenti, ma non solo. Chi ha collezionato i file, tra l'altro, deve avere delle buone nozioni di informatica: i metadati di tutti i pdf, sempre secondo i ricercatori, sono stati cancellati.

Cosa bisogna fare in questi casi? Purtroppo, come la maggior parte dei teak, nulla. Questo post vuole informare e far riflettere su come, un sistema così delicato sia così facilmente aggirabile.

Come dice giustamente uno dei ricercatori, odisseus, sarebbe ora di creare un archivio di nominativi con Green Pass esposto e di rigenerare gli stessi automaticamente, nel caso in cui sopravvenga una situazione simile.

Ultimo spunto di riflessione dell'autore dell'articolo, che ci sentiamo di condividere, è di fare attenzione ai Green Pass "sporcati" dalle testate giornalistiche: questi, in caso di lettura, possono essere comunque rigenerati.

Insomma, per farvi un'idea migliore e più completa della situazione, vi lasciamo il link all'articolo. https://www.matricedigitale.it/greenpass-italiani-falsi-lanalisi-degli-esperti-sui-2200-certificati-verdi-esposti/