2022-07-28 15:42:10
SULLA CONSUETUDINE
La moneta scritturale autocreata
La Banca d’Italia continua a ricevere numerose segnalazioni con le quali privati o imprese dichiarano di estinguere i loro debiti nei confronti di banche, amministrazioni pubbliche o fornitori vari “creando moneta scritturale”18. Nel 2021 l’Istituto ha ricevuto 1.020 comunicazioni, il 51 per cento in più rispetto all’anno precedente; nel primo trimestre 2022 sono state 250, in diminuzione del 31 per cento nel confronto con il corrispondente periodo del 2021 (cfr. il riquadro: Il fenomeno della moneta scritturale autocreata).
IL FENOMENO DELLA MONETA SCRITTURALE AUTOCREATA
Il fenomeno della moneta scritturale autocreata si fonda sull’arbitraria affermazione che sia possibile per ogni cittadino creare in via autonoma moneta scritturale attraverso proprie registrazioni contabili per l’importo corrispondente alla somma dovuta.
Alcuni sostenitori di queste idee, attivi sulla rete, mettono a disposizione specifici moduli da utilizzare per la creazione degli “euro scritturali” e per la comunicazione del presunto pagamento da indirizzare ai soggetti creditori e per conoscenza, tra gli altri, alla Banca d’Italia, che però è del tutto estranea al fenomeno1.
Dalle segnalazioni arrivate all’Istituto emerge come vi siano soggetti che in maniera del tutto arbitraria si qualificano “organismi monetari” con funzioni bancarie oppure “banche virtuali”, ma che in realtà non hanno alcuna autorizzazione.
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conseguenze negative e rischi per i cittadini.
Per ulteriori informazioni, cfr. sul portale L’Economia per tutti la pagina: La moneta scritturale che non esiste:
Proprio al fine di arginare il fenomeno e sensibilizzare i cittadini sui pericoli insiti in queste iniziative, dopo la pubblicazione del primo comunicato nel 2017 e il successivo avviso del 2019, ad aprile del 2021 è stato pubblicato un terzo avviso al pubblico nel portale L’Economia per tutti, che ne ribadisce l’illegittimità.
A pagina 30
https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/relazione-esposti/2022/relazione-sugli-esposti-sul-2021.pdf
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