Certo, entro il 9 maggio Časiv Jar, città il cui valore simbolico è solo di poco inferiore a Stalingrado, va presa assolutamente per ordine diretto di Putin altrimenti l'intera campagna sarà fallita. E siccome Časiv Jar non sarà presa entro il 9 maggio, per tutta una serie di motivi (primo fra tutti che non si capisce perché debba essere presa entro il 9 maggio), possiamo serenamente convenire che la Russia ha perso e Putin è umiliato.
Concentrarsi su Časiv Jar e sulla data simbolica consente in realtà di passare sotto silenzio quello che sta succedendo a Novomikhailovka e soprattutto Očeretyno, dove la situazione ha preso una piega inaspettata e nel comando ucraino stanno volando un bel po' di stracci per capire chi ne è il responsabile (stasera il quadro sarà più chiaro e ci scrivo qualcosa).
