L'hackeraggio delle piattaforme social da parte di apparati di intelligence preposti al controllo dei flussi di informazioni nelle reti sociali, è uno degli aspetti più decisivi per giungere a comprendere il livello di controllo sociale al quale siamo arrivati.
Se si capisce questo si comprende tutto ciò che c'è da sapere sull'utilizzo dei social network con finalità di profilazione e controllo di massa da parte del complesso militare-industriale.
Ne parlo ampiamente in un capitolo di "Governare con il terrore", interamente dedicato alla nascita e allo sviluppo delle piattaforme social.
Twitter è soltanto la punta dell'iceberg...
TWITTERFILES: "COME TWITTER HA FATTO ENTRARE LA COMUNITÀ DELL'INTELLIGENCE".
Tramite Giubbe Rosse.
È appena stato pubblicato, a firma di Matt Taibbi, un nuovo capitolo dei TwitterFiles, intitolato "Come Twitter ha fatto entrare la comunità dell'intelligence". Per usare le parole di Taibbi:
[...] "Twitter capì ben presto che era il momento di cambiare la sua posizione anche per il futuro. In pubblico, sosteneva di rimuovere i contenuti a propria esclusiva discrezione. In privato, escludeva qualsiasi cosa venisse "identificata dalla comunità dell'intelligence statunitense come un'entità sponsorizzata da uno stato che conduce operazioni informatiche". Twitter ha permesso alla comunità di intelligence americana di entrare nel suo processo di moderazione. Non se ne sarebbe più andata".
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