Di fatto, si evince una visione estremamente ideologica, demagogica di un qualcosa che è gestito da chi, evidentemente, non conosce nulla di pianificazione e politica industriale. Io sono anche preoccupato del fatto che non si è compresa quanto l'Europa non sia preparata per gestire le fasi a monte delle gigafactory, ossia la capacità estrattiva e mineraria e quella di trasformazione industriale, cioè la chimica usata, dopo l'estrazione, per preparare i minerali e le materie prime per gli accumulatori. Dunque, c'è una visione che tende palesemente a colpire elettori che spero abbiano la saggezza per poter comprendere cosa sia l'utopia e cosa sia la realtà.
Mi sembra un'affezione a lobby che sostengono la tesi dell'elettrico più che a fattori scientifici e industriali.
Se si va avanti così, qualcuno deciderà se noi possiamo continuare a produrre auto o se queste debbano essere prodotte esclusivamente in altri luoghi del mondo.
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