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Fra i vari danni lasciati dal berlusconismo c'è anche l'istitu | Gamestation Channel

Fra i vari danni lasciati dal berlusconismo c'è anche l'istituzione della giornata del ricordo delle foibe, nel grottesco tentativo di riabilitare e, in qualche modo, "ripulire" il fascismo e "pacificare" fascisti e antifascisti, forse perché l'alta borghesia e i neofascisti non si sentivano già pienamente rappresentati dalla Giornata della Memoria dell'Olocausto.
La Storia non si strumentalizza né si revisiona, altrimenti si corre il rischio di confondere le vittime con i carnefici. Ricordiamo che in Italia il fascismo è reato.
All'epoca c'era il colonialismo, oggi abbiamo l'imperialismo che è lo stesso identico schifo. Se il criminale Benito Mussolini non avesse invaso l'ex Jugoslavia non ci sarebbero state neppure le foibe. Ma cosa si aspettava, che i Partigiani slavi gli stendessero un tappeto rosso?
Così parlava il vile duce: "di fronte a una razza inferiore e barbara come la slava non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. I confini dell'Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500000 slavi barbari a 50000 italiani."
Inoltre ricordiamo che nel '41, insieme ai nazisti, l'Italia fascista occupò la Dalmazia, la Slovenia e la Croazia. Seguirono stupri, massacri, bombardamenti e deportazioni di massa specialmente ai danni dei serbi, deportazioni di cui gli italiani furono parte attiva con la creazione di campi di concentramento di Risiera di San Sabba a Trieste o di Gonars a Udine. Alla fine della guerra la Jugoslavia conterà circa un milione di vittime, uomini, donne, vecchi e bambini di cui 300000 attribuibili direttamente alle truppe d'occupazione italiane.

Se dobbiamo ricordare, ricordiamo tutto.