2023-06-28 15:01:10
RUSSIA: COSA È SUCCESSO CON LA PMC WAGNER? La Wagner PMC che arriva alle porte di Mosca, l’Occidente che crede a un colpo di stato in Russia: Putin la definisce "
una pugnalata alle spalle". Il capo della Wagner PMC, arrivato a 200km da Mosca, decide di
tornare indietro.
1)
LE RAGIONI DI PRIGOŽIN
Per prima cosa inquadriamo Evgenij Prigožin. È stato un fedelissimo di Vladimir Putin,
lavorava per lui ed era noto come lo “
chef di Putin”.
Quando ha parlato di "pugnalata alle spalle" nel
discorso pronunciato la mattina del 24 giugno, Putin ha descritto il tradimento dell'uomo che gli deve tutto, ma che ha infranto la regola d'oro dei rapporti con il proprio capo.
Prigožin aveva
rafforzato la propria posizione regalando a Putin la vittoria dell'anno, a
Bakhmut.
Nonostante questo, nei primi giorni di giugno, durante la ritirata da Bakhmut, Pigrozhin accusava l’esercito russo di aver
minato le retrovie per danneggiare i suoi soldati. Da mesi inoltre si lamentava con dei
video durissimi e minacciava quasi giornalmente le alte sfere dell’esercito russo di mostrare le reali condizioni dei soldati in prima linea.
2)
LA MARCIA VERSO MOSCA INTERROTTA
Prigožin è riuscito a
prendere il controllo di Rostov, oltre ad aver attraversato con i suoi uomini una vastissima area di territorio russo, tra gli
applausi e gli acclami delle popolazioni locali. Una volta compreso di non poter continuare con la marcia su Mosca, Prigožin
dichiara "Ci fermiamo e torniamo in Ucraina per evitare un bagno di sangue." L’obiettivo di questa rivolta era quello di cercare di
mettere Putin contro il ministero della difesa russo che ha sempre preso tempo nell’inviare equipaggiamenti alla Wagner. Una dopo l'altra, le alte cariche dello Stato hanno proclamato fedeltà a Putin e il generale
Serghej Surovikin, lo ha invitato "a fermarsi prima che sia troppo tardi" ed è stato tra i mediatori che hanno portato alla fine della rivolta, con il presidente bielorusso
Lukashenko.
3)
L'ACCORDO E LA FINE DEGLI SCONTRI
Non è chiaro cosa preveda l’accordo firmato tra il Cremlino e la Wagner, tranne per
tre punti citati dal capo della Wagner: le dimissioni del ministro Shoigu, l’amnistia per i suoi mercenari, e la possibilità di tornare in Africa per dedicarsi alle operazioni in essere, e per il dovere per Prigožin di auto-esiliarsi in Bielorussia per evitare accuse. Per ora, le voci che volevano Shoigu fuori dai ranghi dell’esercito sono state smentite da una sua apparizione pubblica confermata del
26 giugno.
Qui è possibile ascoltare un audio del capo della Wagner che mostra come i piloti russi abbiano ricevuto l’ordine di colpire i suoi uomini, ma non l’abbiano eseguito. In effetti, il passaggio dei soldati della Wagner PMC è stato favorito dall’impegno dell’esercito convenzionale russo, nel fronte della guerra in Ucraina, ma anche da soldati e ufficiali che pare abbiano lasciato passare i mercenari volontariamente.
4) I LIMITI DEL POST
Il post è stato scritto raccogliendo fonti in campo geopolitico o agenzie di stampa che forniscono traduzioni di discorsi e documenti, come sempre però quando si parla di questi argomenti le cause ultime dietro gli eventi rimangono ignote. Infatti c'era già chi parlava di guerra civile e
fine della Russia (1, 2, 3, 4), chi sostiene fosse una psyop per preparare un'offensiva in Ucraina, e chi che Prigožin sia stato finanziato dalla NATO per tentare un golpe. Proviamo a raccontarvi i fatti senza schierarci, e se trovate qualche discrepanza tra quello che raccontiamo qui e la vostra posizione ideologica, la colpa non è dell'autore, ma delle fonti stesse.
CONCLUSIONI
Putin ha mantenuto il potere, ha scongiurato
una guerra civile e ha
riportato l'ordine a Mosca, anche grazie alla
mediazione dei suoi alleati. Non è detto che le dimostrazioni di dissenso e le divisioni interne sollevate dalla rivolta possano influenzare la coesione e l'efficacia delle forze armate russe, per cui bisognerà attendere futuri sviluppi.
Il post è stato realizzato da @eclyps0 con alcune modifiche.
Fonte:
Der Einzige
ᔕEGᑌI Iᒪ ᑕᗩᑎᗩᒪE
Frequenze di Libertà-
1 viewCristiana Amalfitani, 12:01