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Siamo composti di parti. Parti di ogni genere, tra loro amich | Rick DuFer

Siamo composti di parti.
Parti di ogni genere, tra loro amiche e nemiche, contraddittorie, conflittuali, aliene, familiari, lente, roboanti, silenziose ed enigmatiche. Queste parti si accavallano, sgomitano, camminano una sopra all'altra, nel tentativo di trovare un po' di luce, mettendo il naso fuori dal marasma inesausto che si consuma nel profondo del nostro animo. Da quel caos, di volta in volta, emergono alcune di quelle parti e noi prendiamo la forma della loro combinazione.

Al timone però ci sono io. Anzi, "c'è" l'io, che gli antichi chiamavano "logos", che qualcuno oggi potrebbe chiamare "coscienza".
Quella piccola ma fondamentale cuspide che percepisce, vive, testimonia ed elabora, è ciò che sta al timone del caotico susseguirsi delle parti che dentro di noi ribollono. Questa coscienza ha l'ingrato ma affascinante compito di dare voce alle voci sottostanti, in base ai propri desideri.

Ci sono parti, dentro di noi, che compirebbero violenze inaudite, le parti che allo specchio potrebbero avere il volto di un masnadiero o di un selvaggio, di un nazista o di uno stupratore. Ci sono parti, dentro di noi, che tradirebbero: la fiducia, la verità, le speranze, le complicità. Ci sono parti, dentro di noi, che vedrebbero volentieri bruciare il mondo.
Ma ci sono anche parti, dentro di noi, che userebbero cautela nel trattare i problemi della vita. Ci sono parti che hanno carezze, altre parti che sanno qual è la parola giusta al momento giusto. Ci sono parti che perdonano, parti che abbracciano, parti pronte a sacrificarsi per far sentire gli altri al sicuro.
Tu non sei le tue parti poiché letteralmente tutti abbiamo tutte quelle parti nelle nostre profondità. Tu sei il timoniere che cerca, di volta in volta, di dare spazio alle parti del tuo animo più conformi all'individuo che vuoi essere. Non sono le parti a definirti per quel che sei, ma il modo con cui indirizzi il timone: darò spazio alle parti traditrici oppure alle parti razionali? Seguirò il sussurro delle parti che mi suggeriscono di mentire, di ingannare, di fare del male oppure la gentile spinta delle parti che mi dicono di dare fiducia e ispirare fiducia, di dire le cose come stanno, di avere il coraggio della verità?

Quando confondiamo le parti con il timoniere, solitamente accade che una delle peggiori parti di noi finisca per prendere il timone, e così diventiamo spettatori di un'esistenza che non volevamo: il poco controllo che avevamo lottato per mantenere viene perduto e noi siamo preda del caos, ci affacciamo all'abisso e all'ignoto.
La forza di un individuo sta nella capacità di tenere stretto il timone e dare spazio alle parti di sé che corrispondono più da vicino all'idea di esistenza che il timoniere (il logos) ha coltivato. Non sempre ci riuscirà, a volte sbanderà, poiché siamo creature deboli e prive della forza necessaria a mantenerci sulla giusta rotta, ma è importante che consideri sempre la possibilità di ritornare al timone dopo averlo lasciato andare, di ricostruire un po' di ordine nonostante il caos auto-prodotto.

Se il timoniere sarà all'altezza del caos sottostante, allora forse potremo avere una vita degna di essere vissuta e non soltanto sofferta.