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ANCHE LUI CREDEVA NELLA “SCIENZA” Quanti ancora? Dopo quasi du | Ferdinando Donolato

ANCHE LUI CREDEVA NELLA “SCIENZA”
Quanti ancora?
Dopo quasi due anni di scorretta informazione, questa presenta il conto… e non è che l’inizio.
In questi giorni di “caccia alle streghe no-vax”, La Stampa ha diffuso questa notizia: “malato di Covid rifiuta le cure e muore in casa a Padova. I vicini: era No Vax” (06/12/2021).
Questi purtroppo sono i titoli che troviamo nella maggior parte della carta “igienica” stampata.
Se poi si apre l’articolo si scopre (sorpresa!) che era vaccinato, anzi aveva già fatto una doppia “terapia genica”. Continuando si legge che qualcuno aveva chiamato i soccorsi, preoccupato per la sua salute, e che “l’ammalato” li aveva mandati via.

Prima considerazione: se qualcuno starnutisce (molto facile in questo periodo) diventa automaticamente un untore e un no-vax!
Seconda: quando una persona si è fatta inoculare, si crede sicuro e a posto, intoccabile dalla malattia. Glielo hanno assicurato tutti “gli esperti” in televisione, alla radio e nella carta (igienica) stampata. Basta un po’ di sale in zucca per comprendere che invece non è così. Se ben ricordate, “basta una iniezione e si è a posto”, poi due, ora tre, ma stanno già proponendo la quarta e la quinta e così via.
Comprendo la reazione di Marco di fronte al suo problema: “io sono a posto, me lo dice la scienza, per cui perché dovrei farmi ricoverare?”

Mi chiedo: quanti “Marco” dovranno ancora esserci?

Ferdinando Donolato (@ferdinandodonolato)