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UNA SENTENZA CHE CAMBIA UNA VITA, ANZI MOLTE VITE : NON SI PUO | Evoluzionari ~ Realtà Parallela

UNA SENTENZA CHE CAMBIA UNA VITA, ANZI MOLTE VITE : NON SI PUO ESSERE SOSPESI SE SI ACCUDISCE UN PROPRIO CARO Uno dei profili più ignobili di una legislazione spaventosamente ributtante mai vista prima d'ora nella storia del diritto è quello che si possa essere sospesi dal lavoro anche se si è in congedo, in ferie o addirittura si assiste un proprio caro bisognoso in forza di una normativa espressamente prevista a tutela della salute di una persona debole. Le famigerate circolari emanate dai più bizzarri funzionari ministeriali interpretavano in senso restrittivo la legge sull'obbligo vaccinale fino al punto da sospendere anche I lavoratori che si trovassero nelle condizioni predette. Vi erano già state pronunce che si erano sdraiate sulla interpretazione ministeriale gettando nelle disperazione moltissime persone.

Nel post seguente
(https://t.me/Evoluzionari/927)
l'ordinanza che IMPONE l'immediata riassunzione nel lavoro della dipendente precedentemente sospesa malgrado usufruisse della L. 104.
E'stata pronunciata, IN VIA D'URGENZA, ex art. 700 c.p.c., dal Tribunale del Lavoro di Milano, quale giudice di appello ed è, quindi, definitiva.
La controparte è stata condannata al pagamento delle spese legali, prima volta che accade in una controversia che abbia ad oggetto l'obbligo vaccinale...
Rileva per l'oggettiva autorevolezza della fonte che dovrebbe consentire di creare un precedente estensibile anche per controversie in materia di sospensione per ferie, congedi ecc... E', tuttavia, il contenuto della motivazione che appare aprire una finestra interpretativa di enorme valenza. Scrive il Tribunale: Le finalità che si appuntano in capo alla retribuzione per congedo assistenziale, la cui erogazione risulta indebitamente negata alla ( omissis), per il periodo di sospensione conseguente al provvedimento di ATS, esorbitano, difatti, la sfera economico patrimoniale per impingere aspetti attinenti la sfera della personalità della lavoratrice, ed in particolare gli aspetti di cura ed assistenza endofamiliare, prioritariamente tutelati dall’istituto del congedo retribuito, di cui la (omissis) risultava beneficiaria. Il diritto torna a coincidere con la giustizia e con l'etica, e questo è un bruttissimo segnale per chi lo ha gettato e lo getta nel fango,pensando di rimanere impunito. La lavoratrice ha lottato,altri si sarebbero arresi dopo la prima sconfitta, ed ha vinto.