LA MORTE NON E' TUTTO... SE MI AMI, NON PIANGERE! 'La morte n | Evoluzionari ~ Realtà Parallela

LA MORTE NON E' TUTTO... SE MI AMI, NON PIANGERE!

"La morte non è niente di niente. Non conta. Sono solo come passata in una stanza accanto.
Nulla è successo. Tutto rimane esattamente com'era.
Io sono sempre io, tu sei sempre tu, e la vecchia vita, che abbiamo vissuto così con affetto insieme, è intatta, immutata.
Ciò che eravamo l'uno per l'altra, lo siamo ancora.
Continua a sorridere di tutte quelle piccole cose che tanto ci piacevano, quando eravamo insieme.
Divertiti, sorridi, pensami, prega per me.
Chiamami col nome che mi hai sempre dato, che ci è tanto familiare, pronuncialo senza la minima traccia di tristezza.
Parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un'aria solenne o triste.
La nostra vita conserva ancora tutto il significato che ha sempre avuto.
E' la stessa di sempre...
C'è un'assoluta continuità, perenne!
Che cos'è la morte, se non un incidente trascurabile?
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri? solo perché sono fuori dalla tua vista?
Io ci sono, ti aspetto, come per una pausa, sono sempre molto vicina.
Rassicurati, va tutto bene. Niente è sofferenza. Niente è perduto.
Un breve istante e tutto sarà com'era prima. Ritroverai la tenerezza del mio Cuore, purificata.
Come rideremo della pena della mia dipartita, quando c'incontreremo di nuovo!"
Henry Scott Holland, 1910

"Se tu conoscessi il mistero immenso del Cielo dove ora vivo, se tu potessi vedere e sentire ciò che io vedo e sento, questi orizzonti senza fine, e questa Luce che tutto investe e penetra, non piangeresti, se mi ami!
SiAmo ormai assorbiti dall'incanto di Dio, dalla sua sconfinata Bellezza. Le cose di un tempo sono così piccole e fuggevoli al confronto! Mi è rimasto un profondo affetto per te, una tenerezza che non puoi neppure immaginare.
Vivo in una Gioia purissima.
Ci siamo visti e amati nel tempo: ma tutto era allora fugace e limitato.
Ora vivo nella serena speranza e nella gioiosa attesa del tuo arrivo tra noi. Tu pensami così.
Nelle angustie del tuo tempo... pensa a questa meravigliosa casa dove un giorno saremo riuniti oltre la morte, e dove ci disseteremo insieme, nell'anelito più puro e più intenso, alla fonte inesauribile della gioia e dell'amore.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se veramente mi ami!
Il tuo sorriso è la mia pace."

Preghiera/meditazione di Padre Giacomo Perico, ricevuta per ispirazione, ai piedi del letto di morte di suo padre, ma da qualcuno attribuita a Sant'Agostino d'Ippona, vescovo, 354-430.

Versioni tradotte e rivisitate, a cura di Samuele Canestri con i genitori Piera Marzeni e Ido Canestri, per Evoluzionari ~ Realtà Parallela:
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secondo noi adatti a questo tema:
1.


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