2021-07-15 15:57:46
Esce Millennium bug
«Don’t hate the media, become the media»
Ventidue anni fa a Seattle nasceva
Indymedia, e sparigliava le carte in tavola dell'informazione mainstream, anticipando i social, raccontando dal basso e
diffondendo in maniera autogestita le notizie sul movimento No Global.
Nell’arco di un paio d’anni Indymedia divenne un fenomeno globale,
stravolse la gerarchia delle fonti di informazione, con un progetto no profit basato sull’autogestione. Fu chiaro durante il
G8 di Genova, quando le strade si riempirono di attivisti con telecamere e macchine fotografiche. Quello strumento di diffusione aperto
tolse dalle mani dei media mainstream la narrazione di quei giorni, rivelandosi poi decisivo anche in sede processuale.
Da adesso Indymedia è anche un libro:
Millennium bug, scritto da alcuni/e degli attivisti/e del movimento che, attraverso la propria voce e la propria esperienza, ne tracciano una storia possibile.
Alcuni la considerano un’occasione persa, altri sono convinti di esser stati travolti dalle piattaforme proprietarie del web 2.0 di cui oggi vediamo gli effetti nefasti, altri ancora che quello strumento non potesse funzionare dopo la fine del movimento in cui era nato. Ma senza dubbio si tratta del
più importante progetto di comunicazione autogestita della storia dei movimenti sociali.
«Adesso Become the media è diventato un tema sussunto e ribaltato. Eppure quello slogan fu davvero la nostra svolta, come disse Jello Biafra dal palco al Green Party americano, nel 1999. Perché fino a quel momento i media erano associati al potere, al capitalismo. Mentre con Indymedia, per la prima volta, l’accesso alla comunicazione veniva dal basso. In questo senso Indy è stata precursore di ogni forma di citizen journalism e dei social network.»
https://edizionialegre.it/product/millennium-bug/
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