IL NUOVO MANIFESTO DELLA RAZZA
Non bisogna dimenticare che utente e professionista (clinico della salute mentale, ndr), sono prodotti della società in cui vivono.
La maggior parte
delle credenze e dei valori a cui fanno riferimento i professionisti dell'”aiuto”, rispecchiano quelli propugnati dalla società.
Se i professionisti non si impegnano al fine di evitare questi bias, si possono generare percezioni distorte, diagnosi inadeguate e perfino l’attribuzione di etichette.
Si deve evitare di applicare un’etichetta diagnostica ..., laddove
invece si dovrebbero solo osservare comportamenti ed aspettative che possono essere correlati a valori e convinzioni culturali di un individuo.
Questo si legge nel “DSM-5 in action”, 1a ed. 2017, un manuale applicativo del DSM-5.
Questo
andrebbe ricordato a tutti i "sanitari'" proni agli ordini, che si sono trasformati in Aguzzini del Nuovo Reich Sanitario, che hanno creato un Neo “Manifesto della Razza” per soli adoratori di Dogmi senza Senso.
Francesco Volta
