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Ciao ragazzi, oggi abbiamo pensato di rispondere a una delle d | Dropshipping Italia

Ciao ragazzi, oggi abbiamo pensato di rispondere a una delle domande che ci chiedete più spesso e sulla quale c'è molta disinformazione.
Per rispondere a questa domanda siamo andati a chiedere direttamente ad un commercialista specializzato in business online, @Dirittodelweb.

Quanto costa aprire e mantenere una P.Iva per fare Dropshipping?

La vendita di prodotti attraverso uno o più e-commerce è un’attività effettuata in forma continuativa e non occasionale e, quindi, risulta essere a tutti gli effetti un’attività imprenditore, con l’obbligo di apertura di P.iva.
Ma non solo, infatti, la particolare posizione dell’imprenditore commerciale impone che lo stesso debba iscriversi alla camera di commercio e comunicare l’inizio dell’attività presso il proprio comune di residenza.

Fatta questa doverosa premessa, passiamo, quindi, a vedere quelli che saranno i costi da affrontare per l’apertura e la tenuta della P.Iva e della tua posizione fiscale e previdenziale, ipotizzando di scegliere il regime forfettario con registrazione di ditta individuale presso la camera di commercio, nonché il supporto di un commercialista per le pratiche di cui sopra e la gestione durante l’anno della tua posizione fiscale.

I costi per l’apertura della P.iva e l’adempimento delle altre pratiche conseguenti variano a seconda della camera di commercio di riferimento, ma si aggirano intorno ai 100/150€ per bolli e costi di segreteria.
A ciò si aggiungerà il costo del commercialista per la registrazione, che si attesta sui 250€.
A tal proposito, siamo a disposizione per chiarimenti e per svolgere tutti gli adempimenti necessari per l’apertura della p.iva, l’avvio della tua attività, nonché la gestione della tuo posizione fiscale, a prezzi agevolati per i membri di “Dropshipping Italia” (per visualizzare l'offerta riservata usa il comando /partitaiva sul gruppo oppure scrivi a @Dirittodelweb specificando che sei venuto a conoscenza tramite il gruppo).

Una volta aperta la p.iva dovremo poi considerare le seguenti spese:
- pagamento delle imposte;
- contributi inps;
- pagamento del commercialista.

Innanzitutto, vediamo con un esempio a quanto ammonteranno le imposte da pagare con il regime forfettario per chi fa dropshipping:
poniamo che Tizio apra P.iva nel gennaio 2020 e che a fine anno fatturi un totale di 10.000€ di vendite in dropshipping (sua unica attività lavorativa).
In questo caso, si sottrarranno dai 10.000€, i contributi versati all'Inps, di cui ipotizziamo Tizio abbia pagato 2.450 € (vederemo meglio di qui a breve i costi Inps), dopodiché si prenderà il 40% di tale somma (10.000 - 2.450 = 7.550), quindi 3.020 €.
Quindi, su tale risultato (3.020) calcoleremo il 5 o il 15 % a seconda dei casi, quindi il totale delle imposte da pagare per 10.000€ di fatturato sarà di 151€ nel caso della percentuale del 5% e 453€ nel caso di percentuale del 15%.

Per quanto attiene ai contributi INPS, invece, dobbiamo precisare che chi fa dropshipping dovrà iscriversi alla Gestione Commercianti ed Artigiani INPS, che prevede il versamento di contributi previdenziali in percentuale sia fissa che variabile.
Vediamo subito cosa significa nel dettaglio.
La quota fissa per i contributi INPS – indipendentemente, quindi, dal reddito – è pari a circa 2.400 in caso di richiesta di riduzione.
Il versamento avviene in quattro rate, da pagare entro le seguenti scadenze:
• 16 maggio
• 20 agosto
• 16 novembre
• 16 febbraio (anno successivo)
Se, tuttavia, il reddito del commerciante supera la soglia netta minima di circa 15.000 euro, questi sarà tenuto a versare anche una quota ulteriore, calcolata a percentuale sulla somma eccedente.