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LO SQUADRONE AL PARLAMENTO EUROPEO Domani 3 maggio ci sarà il | Dissensomedico - Fabio Franchi

LO SQUADRONE AL PARLAMENTO EUROPEO
Domani 3 maggio ci sarà il convegno organizzato dal coraggioso parlamentare rumeno al parlamento UE Cristian Tehres. È uno dei pochi, assieme alla nostra Francesca Donato, ad essersi opposto alle politiche vaccinali asservite alle multinazionali e ad aver denunciato i pesanti intrallazzi (detti altrimenti conflitti di interesse) degli organi direttivi dell’UE.
Ha organizzato un tale importante evento, e prenderà la parola una nutrita rappresentanza di ricercatori che si sono distinti per aver espresso pesanti critiche (di ordine medico scientifico) nella stessa direzione.
Quindi, tanto di cappello! Gli pseudovaccini sono giustamente nel mirino.
Però stupisce un po’ la scelta degli invitati che è stata effettuata (per gli italiani, suppongo ci sian stati suggerimenti da parte della Francesca Donato).
Tra quelli di cui conosco un po’ le posizioni, non ce n’è uno che non sia sostenitore della stantia teoria virale, anche se ora è insostenibile più che nel passato.
Che Raoul, Malone e Cole facciano lo slalom tra le varianti e le Spike è risaputo. Vediamo gli italiani.
Da quel che leggo, la teoria del professor Ciro ISIDORO si discosta così lievemente dalla narrativa ufficiale, che neanche ci si accorge della differenza. Ha scritto per esempio (intervista 1 settembre 2022, https://notizie.tiscali.it/italialibera/articoli/covid-19-si-chiama-sars-cov-2-percha-ca-a-stato-1-percha-non-abbiamo-usato-quelle-cure-00001/ ):
«In una fase di emergenza sanitaria imposta dalla malattia infettiva si devono prendere decisioni rapide in un clima caotico. È accettabile (perlomeno comprensibile) che si attui un lockdown generalizzato in attesa che sia disponibile un vaccino, e che poi si proceda alla vaccinazione di massa “senza se e senza ma”. In questo quadro dobbiamo però tralasciare il fatto che l’epidemia/pandemia era preventivabile e che la Covid-19 non ci avrebbe colti impreparati se avessimo aggiornato il piano pandemico facendo tesoro delle precedenti epidemie da beta-coronavirus (come il compianto collega dott. Carlo Urbani ci aveva ammoniti con il suo personale sacrificio sin dal 2003)».
Di Rosanna Chifari lo stesso (ricordo bene il suo penoso sorrisetto di compatimento mentre ascoltava l’intervento del dott Stefano Scoglio, in una recente intervista multipla su Byoblu!).
Del professor Giovanni Meledandri i motori di ricerca mi segnalano solo un’intervista video ed una scritta, riguardanti le sue posizioni sulla COVID: è critico verso il nuovo vaccino, ma convinto sostenitore per tutti gli altri e pienamente inserito nel paradigma ufficiale.
Il prof Gianni Frajese ha confessato tempo fa di non aver capito molto di quello che è successo, ma non si è sforzato di rimediare alle sue carenze (https://sfero.me/article/-prof-vanni-frajese-si-avvicina). Gli ho scritto, ha detto che mi avrebbe risposto, ma non l’ha fatto.
Del dottor Andrea Stramezzi, senza dubbio bravo e coraggioso, sappiamo che ha un conflitto di interessi con il virus: gli è indispensabile continuare a sostenere che ci sia e si tratti di un drago da sconfiggere, altrimenti il grado del suo eroismo ne verrebbe diminuito.
E Tritto? il prof Giuseppe Tritto che ci fa lì?
È un urologo che ha ricicciato di colpo come esperto virologo. Ha scritto “Cina Covid-19, la chimera che ha cambiato il mondo”. Virus chimera, virus mostro, ingegnerizzato con la gain of function (più propriamente: game of fiction!). Tanto esperto in ogni aspetto della biologia molecolare che non ha saputo, neanche lui, rispondere alle mie semplici domande, le più semplici che potevo fare (https://drive.proton.me/urls/5XQNSK5TJR#Im51zIqYogE9).
(continua sotto)