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Oggi ricorre il 40esimo anniversario dall'approvazione della l | Diritti Sessuali

Oggi ricorre il 40esimo anniversario dall'approvazione della legge 164/82 che in Italia regolamenta quelli che le persone trans* rivendicano come percorsi di autodeterminazione di genere, ma che le istituzioni categorizzano ancora sotto la dicitura "rettificazione di attribuzione di sesso". Sarò diretto: questa legge uccide. Ostacola l'accesso a diritti inalienabili dell'individuo, tra cui il diritto all'abitare, al lavoro e alla salute. È una legge che, prima che intervenissero due sentenze della Cassazione e della Corte Costituzionale nel 2015, prevedeva la sterilizzazione forzata come prerequisito per richiedere la rettifica anagrafica. Si fonda su una serie di prassi giurisprudenziali - tra cui il one year real life test - che non sono esplicitamente normate nel testo di legge e che lasciano ampia discrezionalità al* giudice istruttore nell'autorizzare o meno interventi chirurgici che - al pari della terapia ormonale sostitutiva (TOS) - dovrebbero rientrare tra i livelli di assistenza essenziali, pena serie conseguenze sul nostro benessere psicofisico e sulla nostra stessa sopravvivenza. È una legge che - nonostante l'identità trans* sia stata depatologizzata nell'ICD-11 - ancora ci costringe a ricevere una diagnosi di "disforia di genere" per accedere alla TOS, disincentivando la buona pratica del consenso informato ai trattamenti. È una legge istituita per "adeguare" la non conformità e che per questo taglia fuori le soggettività non binarie, in particolar modo non medicalizzate. È una legge che per essere smantellata richiede uno sforzo collettivo da parte di tutte le associazioni di cultura ed etica trans* disseminate sul territorio nazionale: ci rifiutiamo di essere oggetto di speculazione da parte di professionistə in ambito medico e legale che ci vedono come un target di mercato e che - pur aiutandoci a navigare una burocrazia ipertrofica (previa una più che profumata retribuzione) - raramente si mobilitano al nostro fianco per mettere in discussione l'impalcatura manicomiale della più anti-basagliana delle leggi. Abbiamo tanta stanchezza sulle spalle, ma anche una rabbia lucida negli occhi. E i nostri corpi sono già la più potente delle rivoluzioni.
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