Dentro il campo di incertezza che la maggior parte di noi cono | Democrazia Giustizia e Libertà
Dentro il campo di incertezza che la maggior parte di noi conosce e la cui consapevolezza è peraltro necessaria alla scienza medica al pari delle certezze, è calata una cortina di arrogante assolutismo nel quale sieri mai provati prima sono stati accreditati come l’unica salvezza possibile da un virus anch’esso mai comparso prima.
LA FRAGILE MEDICINA CON LA MASCHERA DELL’ONNIPOTENZA
Tutto questo impedendo persino le cure, per la prima volta nella storia e non sulla base di una sperimentazione, ma di un puro pregiudizio volto alla vendita dei cosiddetti vaccini.
Non c’è nessuna logica scientifica in ciò che è accaduto: anche se gli studi sui sieri genici fossero stati condotti con lo scrupolo necessario, anche se le burocrazie sanitarie che dovrebbero difendere i cittadini invece di esporli al rischio avessero controllato a dovere, cose che in realtà non sono accadute, tale atteggiamento sarebbe stato ugualmente condannabile e totalmente contrario ai canoni della conoscenza e più affine al fideismo che in questo caso è stato imposto per ragioni di profitto finanziario e politico.
Le conseguenze le conosciamo perché ormai centinaia di studi dimostrano sia l’inefficacia dei vaccini nel fare ciò che avevano promesso, cosa peraltro ammessa dagli stessi produttori, sia le loro conseguenza sulla salute talvolta eclatanti, talvolta subdole. E non sappiamo quando ci libereremo da questo nemico assai peggiore del virus che intendeva combattere. Siamo perciò di fronte a un ennesimo caso in cui le nostre scarse e parziali conoscenze vengono spacciate come capacità di dominio assoluto, dando della scienza un’immagine falsa e funzionale invece alla ritualità tecnocratica.
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