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GIANNI DRAGONI: L'UNIONE EUROPEA CERCA DI AGGIRARE IL DIVIETO DI FINANZIARE L'INDUSTRIA DELLE ARMI:
ECCO COME!L'UE non potrebbe finanziare l'industria delle armi,lo vieta esplicitamente in una clausola del trattato della UE. Art 41 paragrafo 2 dice che non si può usare il bilancio comunitario della UE per finanziare operazioni con implicazioni con i militari o di difesa.
Bruxelles cerca di aggirare il divieto di acquistare armi con il
bilancio comunitario.
I governi dell'Unione Europea hanno deciso di utilizzare il "FONDO EUROPEO PER LA "PACE"", lo strumento che dovrebbe servire a prevenire le guerre e a costruire la pace.Se uno Stato spende 1 miliardo in più per gli ospedali, questo miliardo conta per stabilire se il deficit di bilancio supera il tetto al famoso 3% del PIL. Se invece si spende 1 miliardo in più per le armi, non se ne tiene conto e va tutto bene.
Il presidente Macron insiste nella richiesta di emettere
Eurobond, cioè obbligazioni comunitarie simile ai nostri
BTP, che però non sarebbero emesse da un solo Stato, ma da tutta L'UE.
Emettere Eurobond significherebbe fare nuovi debiti per produrre armi e bombe. Ma per il momento rimane ferma perché alcuni paesi europei, come la Germania, hanno detto no.
Adesso Bruxelles sta pensando di fare intervenire la BEI per gli investimenti, per finanziare l'industria delle armi. Ma lo statuto della banca vieta di finanziare l'industria delle armi.
La BEI è uno strumento per finanziare progetti di sviluppo e nell'infrastrutture con prestiti a lunga durata e tassi d'interesse bassi e sostiene progetti che contribuiscono in modo significativo alla crescita e all'occupazione in Europa. Si concentrano su 4 settori: Innovazione e capitale umano
Accesso ai finanziamenti per le piccole e medie imprese
Ambiente e clima
Infrastrutture
Le armi non rientrano nei settori e per modificare la legge, 14 paesi europei, tra cui l'Italia, hanno firmato per introdurre anche le armi. Unisciti al Canale Telegram T.me/Davide_Zedda
