Get Mystery Box with random crypto!

+++ BLOCCATO IL SECONDO TENTATIVO DI SFRATTO AI DANNI DELLA FA | Centro Sociale Bruno

+++ BLOCCATO IL SECONDO TENTATIVO DI SFRATTO AI DANNI DELLA FAMIGLIA BEN SASSI

Questa mattina l’ufficiale giudiziario scortata da Carabinieri, Digos e Polizia si è presentata alle porte di Via Bolzano 48, in anticipo rispetto all’orario comunicato, per procedere con lo sfratto ai danni di Lotfi Ben Sassi e della sua famiglia.
Il presidio convocato dal Centro Sociale Bruno, Assemblea Antirazzista e Assemblea contro il Carovita ha impedito ancora una volta che una famiglia con una bambina di 7 anni e un bambino di 1 anno e mezzo con una grave invalidità, potesse finire in strada, riuscendo a far posticipare lo sfratto al prossimo 3 ottobre.
All’emergenza casa le istituzioni trentine rispondono con le forze di polizia e freddi atti burocratici a difesa degli interessi del signor Fausto Viola, un padrone di casa tra i tanti che ha timore di presentarsi di persona ma non si fa scrupoli a speculare sulle vite altrui.
Il signor Fausto Viola è anche colui che è andato a piangere le sue menzogne sui giornali locali, affermando che la famiglia Ben Sassi non sia in regola con i pagamenti e che stia strumentalizzando il tutto per i propri interessi. Affermazioni immediatamente smontate dalle copie degli estratti conto, già mostrate pubblicamente anche in sede di conferenza stampa, che dimostrano come la famiglia Ben Sassi abbia invece saldato il tutto, comprese le spese legali a tre zeri addebitate dal padrone di casa.
Allo stesso tempo, le istituzioni continuano a girarsi dall’altra parte, mettendo in scena uno sfratto a danno di minori vulnerabili senza nemmeno premurarsi di attivare i servizi sociali e rifiutandosi di fornire soluzioni diverse dal dividere il nucleo familiare, lasciando madre e figli in comunità e il padre per strada.
Mentre chi sta in alto difende padroni e speculatori, noi scegliamo di stare dalla parte della famiglia Ben Sassi affinché possa rimanere fino a fine anno nell’appartamento per permettere loro di trovare un altro alloggio, impresa impossibile fino a che non verrà revocata l'ingiusta morosità che stigmatizza irrimediabilmente l'accesso al mercato immobiliare.
Sappiamo che questo non è un caso isolato, per questo è necessario attivare un fondo provinciale per le morosità, stanziare nuovi investimenti per aumentare il numero delle case popolari ITEA e aumentare la tassazione sugli appartamenti sfitti dei palazzinari di professione.
Nessun bonus, nessuna carità: il diritto all’abitare si costruisce con politiche all’altezza che mettano al centro le persone e non gli interessi dei privati.

Se la situazione non accenna a cambiare siamo pront* a convocare un nuovo appuntamento il prossimo ottobre, ancora una volta in via Bolzano 48, ancora una volta a fianco di chi resiste.
Basta persone senza casa, basta case senza persone!


Centro Sociale Bruno
Assemblea Contro il Carovita
Assemblea Antirazzista Trento