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#StopLeggeLorenzin Spesso ci scrivono genitori preoccupati e | CORVELVA

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Spesso ci scrivono genitori preoccupati e chi chiedono quali sono i vaccini obbligatori per una specifica fascia d’età, quali le conseguenze, e riteniamo opportuno fare chiarezza.

Innanzitutto va chiarito cosa significa obbligo. In Italia con la Legge 119/2017 sono stati resi obbligatori 10 vaccini per i nuovi nati dal 2017. Per i nati prima del 2017 la varicella non è obbligatoria e pertanto il totale dei vaccini obbligatori scendono a 9.

Avete un figlio nato prima del 2017? Avete obbligo di 9 vaccini.
Avete un figlio nato nel 2017 o dopo? Avete obbligo di 10 vaccini.

Poi sono da capire le ripercussioni della non ottemperanza e qua si fa presto a spiegarlo: la legge prevede una sanzione amministrativa che va da 100 a 500 euro per la fascia 0-16 anni ma la questione veramente ricattatoria è l’impossibilità di frequenza negli asili nido e scuole materne.

Avete un figlio che frequenta dal ciclo primario (elementari) in su? Avete un obbligo solo amministrativo, solo sotto l’aspetto sanzionatorio e non può essere preclusa la frequenza scolastica. Voi di fatto siete liberi di scegliere se e quando vaccinare e al massimo riceverete una sanzione se vivete nella regione sbagliata (in ¾ d’Italia le sanzioni ad oggi non sono mai arrivate).

Avete un figlio in età neonatale ma non dovete necessariamente iscriverlo all’asilo nido? Vale come sopra, di fatto rischiate solo la sanzione amministrativa e se per caso decidete di non mandare il figlio neppure alla scuola materna, vale il medesimo discorso: siete liberi di scegliere se e quando vaccinare vostro figlio.

Non crediate sia poca roba essere costretti a vaccinare perché altrimenti non potete iscrivere vostro figlio in un nido o in una materna: spesso molti genitori non hanno la libera scelta di trovarsi una realtà alternativa, spesso non esistono in alcune zone o costano troppo e non tutti possono permetterselo. Ovviamente se i genitori lavorano entrambi e non hanno supporto, il ricatto, principalmente economico, è bello che servito.

Su questo ricatto, sulla privazione di servizi essenziali come i servizi educativi per l'infanzia, si basa l'obbligo vaccinale italiano. Nessun genitore riterrebbe barattabile le proprie scelte sulla salute del figlio con 500€ (al massimo) di multa.

Così come l'obbligo dei vaccini COVID-19 si è basato sul ricatto lavorativo e sociale, nella medesima maniera è stato pensato l'obbligo vaccinale pediatrico già nel 2017.

Uno Stato civile non dovrebbe
ricattare i propri stessi cittadini, soprattutto su questioni fondamentali che riguardano diritti costituzionali, come il diritto alla salute.