#STOPLEGGELORENZIN
Conoscete il decreto Ministeriale del 30 aprile 2015?
Questo decreto nel suo articolo 22 ha sancito che "I medici e gli altri operatori sanitari... sono tenuti a segnalare, non oltre le 36 ore, le sospette reazioni avverse di medicinali di origine biologica (compresi i vaccini ndr)..."
Lo stesso decreto ha portato una novità, cioé il fatto che i pazienti/cittadini sono fortemente incoraggiati a segnalare le sospette reazioni avverse attraverso il portale web dell'AIFA chiamato VigiFarmaco.
Sapete quali sono i punti forti di questo decreto? La totale assenza di un reato o altro che possa essere imputabile al medico se non segnala una sospetta reazione avversa e il fatto che NESSUN cittadino sa dell'esistenza di VigiFarmaco!
Una totale presa per i fondelli insomma. Con l'attuale sistema di vaccinovigilanza pure la stricnina resterebbe sotto i radar di AIFA e la cosa brutta è che tutti lo sanno. Lo sanno i medici, lo sa il legislatore e lo sa pure AIFA.
Vi abbiamo riassunto il sistema di farmacovigilanza italiano in un corposo articolo dove si evince che, il solo Veneto (per motivi non di salute pubblica) raccoglie le segnalazioni di quasi tutto il Sud Italia, isole comprese, e Centro Italia. Se in Veneto critichiamo la sottostima della segnalazioni avverse ai vaccini, in Regioni come Lazio o Sicilia si dovrebbe coniare un neologismo per descrivere la capacità dei medici di segnalare una reazione avversa. Parliamo di 1179 segnalazioni del Veneto contro 80 del Lazio, 82 della Calabria etcc.
Qui trovate tutti i numeri della farmacovigilanza, buona lettura.
https://corvelva.it/malattie-vaccini/facciamo-il-punto/la-farmacovigilanza-un-fallimento-tutto-italiano.html
