2022-02-06 09:00:51
VACCINI COVID: ANALISI DELLA SITUAZIONE ATTUALEInvitiamo tutti alla lettura di questo articolo, che fornisce un chiaro quadro scientifico dell'attuale panorama in matetia di vaccini anticovid, senza esimersi da lucide e oneste riflessioni circa la sensatezza delle attuali politiche italiane.
"Nonostante il paese abbia vaccinato l’84.2% della popolazione con una dose, il 77.3% con due dosi e il 55.3% con tre dosi (Fig. 1), fino a pochi giorni fa contava una media settimanale di 180,000 casi giornalieri. Tale numero costituisce il record assoluto da inizio pandemia, quando i vaccini contro il Covid-19 non esistevano.
Alla luce di questi fatti, una domanda è d’obbligo:
i dati consentono realmente di parlare di “grande successo dei vaccini”, come strumento per affrontare la pandemia, al punto tale da imporne la somministrazione ai cittadini? [...]
Un recente studio danese (in fase di preprint, i cui risultati non sono quindi ancora ufficialmente pubblicati) ha addirittura riportato
un’efficacia negativa della vaccinazione. [...]
Analogamente, in un articolo di corrispondenza alla rivista su The Lancet Infectious Diseases, lo specialista di malattie infettive, il professore Carlos Franco-Paredes, spiega che
nonostante la vaccinazione riduca le probabilità di insorgenza di sintomi gravi e di ricovero in terapia intensiva, non sembra ridurre la trasmissibilità e di conseguenza le politiche riguardanti l’obbligatorietà della vaccinazione andrebbero riviste.
Albert Bourla in persona, ovvero l’amministratore delegato della Pfizer, durante un’intervista su Yahoo Finance del 10 gennaio 2022, ha pronunciato pubblicamente le testuali parole, riferendosi alla protezione offerta dai vaccini contro la variante Omicron: «sappiamo che le due dosi del vaccino offrono una protezione molto limitata, se la offrono».
Sembra che dopo una fase iniziale di protezione, l’efficacia dei vaccini diminuisca significativamente in breve tempo, riducendo le prestazioni del sistema immunitario dopo circa tre mesi (Fig. 4). È noto ormai da anni, che la stimolazione ripetuta del sistema immunitario può compromettere il suo corretto funzionamento, risultando in alcuni casi nell’insorgenza di processi di autoimmunità.
È solo un’ipotesi, ma questo potrebbe concorrere a spiegare perché
Israele, una delle nazioni più vaccinate del pianeta, che al momento sta somministrando la quarta dose, presenta il più alto tasso di casi pro capite al mondo. Non trovate davvero meritorio di riflessione il fatto che Israele, dove i manifestanti sono stati frustrati come bestie (Fig. 5a), oppure l’Olanda, la cui polizia aizza i cani contro la folla (Fig. 5b) nonché l’Australia, il famigerato paese “zero-Covid”, che applica misure di stampo militare (Fig. 5c), siano riuscite ad appiattire la curva dei casi sull’asse delle ordinate?
Corretto sottolineare come il picco dei decessi sia per ora più basso rispetto ai picchi di aprile e dicembre 2020 (Fig. 6). D’altra parte sono ormai numerose le ricerche scientifiche che testimoniano la capacità dei vaccini nel ridurre ospedalizzazioni e morti tra le fasce di popolazione maggiormente a rischio. Tuttavia, oltre ai vaccini, è corretto altresì notare che ci sono importanti fattori che possono aver contribuito: i) il virus è in continua mutazione verso forme meno mortali; ii) l’apparato sanitario ha accumulato due anni di esperienza nel trattare l’infezione.
Sono un Biologo Strutturale devoto alla scienza e considero i vaccini una delle più grandi invenzioni dell’umanità, ma
questi determinati vaccini presentano evidenti lacune dal punto di vista dell’efficacia e degli effetti collaterali, come testimoniano non 1, non 10, non 100, ma ben 1011 studi scientifici peer-reviewed".
https://www.lindipendente.online/2022/02/02/obbligo-vaccinale-si-puo-parlare-di-misura-dettata-dalla-scienza/
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