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Monterotondo per la Pace - Ordine del giorno approvato all'una | Comune di Monterotondo

Monterotondo per la Pace - Ordine del giorno approvato all'unanimità dal Consiglio comunale

Il Consiglio Comunale di Monterotondo
esprime
la più ferma condanna per la rapida degenerazione della crisi russo-ucraina, iniziata nel 2014 e tragicamente precipitata con l’invasione russa dell’Ucraina dei giorni scorsi;
ribadisce
il più netto rifiuto della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali, come sancito dall’articolo 11 della Costituzione e ribadito all’articolo 2, comma 1, lettera i dello Statuto comunale, che recita “Il Comune promuove ogni azione per l'educazione alla pace, ripudiando la guerra quale strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Pone i valori della solidarietà, dell’eguaglianza, della libertà alla base della propria azione d’indirizzo della collettività, anche perché, tali valori costituiscono patrimonio della Città di Monterotondo che, alla Resistenza ha dato un notevole contributo di sofferenze e di sangue”;
chiama
ad una mobilitazione di massa di tutte le forze politiche e sociali, dell’associazionismo e della scuola, per chiedere con determinazione al Governo italiano, agli Stati membri e alle Istituzioni dell’Unione Europea di intensificare l’azione diplomatica al fine di raggiungere un accordo per il cessate il fuoco immediato al tavolo delle trattative in corso tra le due delegazioni a Gomel, per scongiurare il folle rischio che l’Europa torni ad insanguinarsi con una nuova guerra globale e in prima battuta per risparmiare ulteriori vittime e indicibili sofferenze tra quanti partecipano alle azioni militari e alla popolazione civile delle regioni direttamente colpite e di quelle in cui da tempo persiste una drammatica situazione di guerra di fatto; nel contempo auspica un intervento europeo volto alla creazione di un fondo, per introdurre meccanismi economici di compensazione, per riequilibrare i danni che le singole nazioni europee subiranno, per via delle sanzioni imposte alla Russia e delle conseguenti controsanzioni;
chiede
al Governo italiano, agli Stati membri e alle Istituzioni dell’Unione Europea di richiamare le parti al rispetto degli accordi di Minsk e degli accordi di Helsinki, chiedendo altresì al governo italiano di istituire una cabina di regia nella quale coinvolgere una rappresentanza delle aziende energivore e le governance dei colossi energetici (Eni-Enel) per valutare soluzioni utili ad arginare i catastrofici effetti economici che si determineranno per via della crisi di approvvigionamento energetico da parte della Russia, impegnando infine il governo ad eliminare impedimenti burocratici al fine di facilitare una politica energetica sostenibile ed alternativa;
si impegna
ad adoperarsi, con azioni concrete, a soccorrere la popolazione ucraina anche in vista di una probabile necessità di accoglienza di profughi e a sostenere le organizzazioni umanitarie e sanitarie nazionali ed internazionali impegnate a prestare soccorso nei luoghi di guerra; a garantire altresì lo status di rifugiati ai cittadini ucraini che ne facciano richiesta.