2021-11-06 13:17:44
Diffida trattamenti sanitari per i figli a scuola
Noi qui sottoscritti
__________________________ genitori dell'alunna
___________, frequentante la classe
___________di cui lei, Egregio Dirigente Scolastico, è responsabile, con la presente, comunicano all'Istituto Scolastico di cui Lei è Dirigente,
DI NON PRESTARE IL PROPRIO CONSENSO INFORMATO PER IL MINORE UT SUPRA INDICATA per l’effettuazione di qualsiasi trattamento sanitario, in particolare per l’effettuazione random di test sierologici e/o tamponi salivari rivolti alla ricerca del virus Covid19, e comunque in ogni caso definito dalla vigente normativa come trattamento sanitario.
Si porta a conoscenza, inoltre, che in data 23.09.2021 il Garante della Privacy ha chiarito, in modo inequivocabile, che nessuno può richiedere informazioni sullo stato vaccinale degli studenti, né la conoscenza del medesimo può determinare una difformità di trattamento nei confronti degli studenti.
L’Autorità Garante ricorda che, secondo il quadro normativo vigente, agli istituti scolastici non è consentito conoscere lo stato vaccinale degli studenti del primo e secondo ciclo di istruzione, né a questi (a differenza degli universitari) è richiesto il possesso e l’esibizione della certificazione verde per accedere alle strutture scolastiche.
Con la presente, inoltre, si invita la scuola in indirizzo, ad astenersi dall'intavolare, con i ragazzi, discussioni sulle terapie geniche, tese ad invogliare i ragazzi a compiere scelte errate, perchè frutto di una falsa informazione.
Peraltro, occorre precisare che gli insegnanti non sono nè medici, nè scienziati, nè virologi, pertanto, qualsiasi informazione rischierebbe di essere controproducente per gli studenti, nonchè in contrasto con l'indirizzo educativo che spetta, unicamente, ai genitori.
Peraltro, qualsiasi notizia di attualità, fornita dalla scuola agli studenti, dovrebbe essere frutto di un dibattito pluralistico e non figlia di un pensiero unico, teso a silenziare altre valide argomentazioni scientifiche.
Invero, compito della scuola è quello di sviluppare, autonomamente, lo spirito critico negli studenti, frutto di ricerca e di pluralità di vedute, non certo quello di fornire verità precostituite.
Invero, nella scienza non vi sono dogmi, essendo essa il risultato di un'indagine sperimentale, pertanto, qualunque "lezione" tesa a discernere di scienza o medicina, deve essere sgombra da verità imposte dall'alto.
Ciò premesso giova precisare, a fini meramente tuzioristici che, il concretarsi di condotte volte a conoscere lo stato vaccinale dello studente e/o, peggio ancora, volte ad obbligarlo (anche indirettamente o con persuasioni o pressioni psicologiche), a vaccinarsi possono integrare gravi reati quali ad esempio la violenza privata, inoltre va ricordato che ogni reato commesso da docente e personale scolastico è aggravato (dunque la pena è aumentata) ai sensi dell’art. art. 62, punto 9 c.p (l'aver commesso il fatto con abuso dei poteri, o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione o a un pubblico servizio, ovvero alla qualità di ministro di un culto, aggrava il reato commesso).
Da ciò ne deriva una grave responsabilità in capo al dirigente scolastico, che non tenga nella debita considerazione di questo importante principio di diritto, ribadito dal Garante della Privacy.
Ciò premesso, si invita formalmente il Dirigente a vigilare, affinché gli insegnanti evitino di compiere indagini, o facciano pressioni sugli studenti, in ordine alla stato vaccinale degli alunni e si astengano dal fare pressioni su scelte che devono rimanere circoscritte nell'alveo familiare.
Confidando nel suo ruolo di capo dell'Istituto Scolastico, che la rende responsabile dell'operato dei suoi sottordinati, si porgono distinti saluti.
Distinti saluti.
firma
1.3K viewsLuca Papacchini, 10:17