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Il momento di scendere in campo. Cari Amici, è il momento di | Comilva

Il momento di scendere in campo.

Cari Amici, è il momento di scendere in campo con ogni mezzo.
Sapete che in questi mesi Comilva ha sostenuto le persone colpite dall'obbligo vaccinale e ha portato avanti un lavoro di ricerca sul "vaccino" per il covid basato su documenti e dati ufficiali, ponendo in evidenza tutte le criticità in termini di efficacia e sicurezza dei farmaci proposti (vedi Fascicolo scientifico....). Un lavoro mantenuto dietro le quinte, nel tentativo di non inficiarne il buon esito con quella facile etichetta "no-vax" che alla nostra associazione viene facilmente applicata. Etichetta troppo priva di contenuti per preoccuparci, tuttavia abbiamo tentato di preservare le persone, i lavoratori in particolare, colpiti per primi da questa imposizione violenta.
Ma ora rompiamo le riserve e scendiamo in campo apertamente perché non c'è nulla da perdere e tutto da conquistarci.
In questo momento in cui la deriva delle istituzioni, Governo in primis, ha raggiunto il suo punto più basso, quando un premier inizia a bollare una fetta di popolazione come "no-vax" solo perché non ci si vuole immolare sull'altare del dio vaccino, istigando la società civile ad una ghettizzazione che ha precedenti solo nella pagina più nera della nostra Repubblica. Quando si arriva al punto di pubblicare un documento falsato in Gazzetta Ufficiale, strumento di verità mai violato fino ad ora, eliminando provvidenzialmente la parte del Regolamento europeo tuttora vigente, che regolamentando il greenpass europeo stabilisce che in nessun modo tale documento, nato per agevolare gli spostamenti in UE, può essere utilizzato come strumento di discriminazione nei confronti delle persone che anche per scelta non si siano vaccinate. Osservando i palleggi palesemente studiati fra una Confindustria che ha sposato l'assunto secondo il quale ripresa=vaccino e le principali sigle sindacali colluse e corrotte che da lungo tempo hanno ormai venduto i lavoratori, svuotandosi della propria ragione di esistere. Dopo che in tale crisi queste stesse istituzioni ci hanno traghettati, trascinandoci in 24 mesi di una "emergenza sanitaria" che nella maggior parte dei paesi vicini, dalla Slovenia alla Svezia passando per Germania Spagna Olanda, non è stata necessaria, senza che ciò avesse ripercussioni sulla salute e la vita quotidiana delle persone.
Affossando ogni aspetto della vita fino a destrutturare la scuola e l'insegnamento.
Ora che oltre a minacciare i medici non allineati si è arrivati al punto di agire anche sugli avvocati che li difendono.
Pensiamo che sia giunto il tempo di combattere a viso aperto. Perché non c'è persona di buon senso che possa riservare cautele in un momento come questo.
Perché il futuro di noi stessi e dei nostri figli si decide ora e qui. E un domani saremo chiamati a rendere conto delle nostre scelte e del nostro impegno.

Comilva c'è.

Al fianco di CUB e del grande lavoro che sta facendo questo sindacato.
Al fianco delle associazioni che si battono per la consapevolezza, Medicina Democratica, dall'Albero ai Frutti, ai comitati di lavoratori e città, Collettivi Docenti e Personale ATA Auto Organizzati.
Al fianco di ognuno di noi.
Sabato 28 a Savona.
Non mancate.
La lotta continua e sta a tutti noi portarla avanti.