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Omelia di san Bernardino da Siena. Tomo 1, Sermone 55 nel Vene | Christus vincit

Omelia di san Bernardino da Siena.
Tomo 1, Sermone 55 nel Venerdì dopo la Domenica delle Palme, p. 2, a. 1, c. 3.
Misticamente intendiamo in Giovanni tutte le anime degli eletti, dei quali per amore la beata Vergine è stata fatta Madre. Figlio infatti in greco significa amore; infatti tutti coloro che amano Cristo passano per l’amore della Vergine, affinché meritatamente si chiami “figlio” cioè “amore della Vergine” e consideri sua Madre più la Vergine che quella che, ricevuto il seme, lo ha generato al mondo condannato per il peccato. Questa maternità e filiazione si muta per l’autorità delle parole del Cristo pendente sulla Croce. E la natura cede il posto alla grazia e la grazia nobilita la natura; non perché una si trasformi nell’altra, ma perché la natura è perfezionata dalla grazia. Eva è la donna cattiva per corruzione della natura; Maria la donna buona, la Madre della grazie e della misericordia. La Madre di grazia viene data al posto della madre di natura.
Volle dunque Cristo, pendente in Croce, prima che morisse, mostrare grandemente in ogni cosa la carità e quanta dignità avesse conferito all’umana natura, perché fosse ferma la speranza del ritorno al Padre. Onde se diede la potestà di diventare figli di Dio a coloro che credono nel suo nome, il che non è per natura ma totalmente per grazia, perché non ci avrebbe dato di essere figli di sua Madre, il che è per la grazia, la cui potenza è infinita, e non per la natura, la cui potenza è limitata? Siamo infatti fratelli più in virtù del Padre che della Madre: più per l’eterno genitore che per la genitrice temporale. Il Cristo non ha disdegnato il genere umano a motivo della natura creata, che fu buona; non a motivo della natura corrotta che si deturpò col peccato; non per i crimini che la avviluppano; perché vuole, se noi lo vogliamo, che siamo fratelli suoi per grazia da ambo i genitori, da quello eterno come da quella temporale, affinché abbiamo con lui l’eredità sempiterna. Mirabile mutazione della natura, non tuttavia trasmutazione! Mirabile generazione di figli! Da queste cose manifestamente può apparire, o anima fedele, che l’insaziabile amore del dolce Gesù che, avendo compassione delle tue cadute opera la tua salvezza in ogni modo, ha provveduto una medicina nel raccomandarti alla Madre; e presso la sua giustizia costituì per te un’efficace Avvocata.

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• Commemorazione del quarto giorno tra l'Ottava di Sant'Elia Profeta, Capo e Padre Nostro (di tutto l'Ordine Carmelitano)

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