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Omelia di san Giovanni Crisostomo. Omelia 62 su Matteo. Perché | Christus vincit

Omelia di san Giovanni Crisostomo.
Omelia 62 su Matteo.
Perché i discepoli allontanavano i bambini? Per riguardo alla sua dignità. Allora che fa egli? Per insegnar loro a sentire modestamente, e a calpestare ogni fastosità mondana, egli li accoglie, se li prende in braccio, e a chi li rassomiglia promette il regno dei cieli; come già aveva detto prima. Anche noi adunque, se vogliamo essere eredi del cielo, attendiamo con gran diligenza a questa virtù. Questo è il culmine della filosofia, essere semplici insieme e prudenti: questa la vita angelica. Difatti la vita del bambino non ha alcun vizio nell'anima; non serba ricordo delle ingiurie, ma va a chi gliene fa come ad amici, come se non fosse stato nulla. E sebbene la mamma lo batta, pure la cerca sempre e la preferisce ad ogni altra persona.
Mostragli una regina adorna di diadema, egli non la preferisce alla mamma sua, sebbene coperta di rozze vesti, ed ama meglio veder lei così povera, che una regina magnificamente vestita. Ché l'amore, e non la povertà o le ricchezze gli fanno distinguere i suoi dagli estranei; e non desidera più del necessario, e appena è sazio di latte lascia tosto la poppa. Non soffre le miserie che proviamo noi, sia per la perdita di denaro, sia d'altre cose simili; né si allieta, come noi, di cose che passano, né ammira la bellezza del corpo. Perciò egli diceva: «Di tali è il regno dei cieli» (Matth. 19:14); affinché con uno sforzo di volontà pratichiamo quelle virtù che sembrano naturali ai bambini.
Siccome poi i farisei non da altro erano mossi ad operare che da malvagità e da arroganza, perciò egli non cessa di esortare i suoi discepoli ad esser semplici, e lo raccomanda loro nello stesso tempo che li costituisce. Poiché niente inorgoglisce tanto, quanto l'aver supremazia di autorità e di luogo. Ora, siccome i discepoli avrebbero riscosso molti onori in tutto il mondo, perciò premunisce il loro animo, né vuole ch'essi soffrano niente di umano, né vadano in cerca della popolarità, né s'innalzino sugli altri. Dacché queste cose, che sembrano piccole, dànno occasione a mali grandissimi. Difatti, per aver avuto queste convinzioni, i farisei giunsero al colmo del male, pretendendo il saluto, i primi seggi e i posti d'onore; di qui quell'amore sfrenato di gloria che li fece cadere nell'abisso dell'empietà.

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