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L'addio di Gorbačëv di Margherita Furlan Mikhail Sergeevič | CasaDelSoleTV

L'addio di Gorbačëv
di Margherita Furlan

Mikhail Sergeevič Gorbačëv se ne è andato oggi, 30 agosto 2022, dopo lunga malattia, a Mosca. Ultimo presidente dell’URSS, Gorbačëv è stato protagonista di uno dei momenti cruciali della storia mondiale dell’ultimo secolo. Oggi, all’età di 91 anni, se ne va agli inizi della tempesta, mentre il suo Paese, e il mondo intero, attraversano una fase topica quanto drammatica. Con la sua dipartita si chiude definitivamente un’epoca, quella della pace seppure finora garantita ai popoli dell’occidente attraverso decisioni politiche contestabili, e si apre vorticosamente un periodo di profonda transizione in cui l’umanità è chiamata ad affrontare la più potente e per certi versi feroce prova per la sopravvivenza.

Durante il golpe d’agosto, nel centro stampa del ministero degli Esteri, in Zubovsky bul’var, al capo dei golpisti, Ghennadi Janaev, tremavano le mani per l’emozione e forse per la non segreta abitudine alcolica. Era il 19 agosto 1991. Ai giornalisti di tutto il mondo aveva appena detto che il presidente Gorbačëv, confinato nella dacia presidenziale sul Mar Nero, aveva problemi di salute. Fu allora che Giulietto Chiesa fece la domanda più inaspettata: «E lei come si sente?». L’imbarazzo di Janaev era palpabile, il suo tremore aumentò. Tre giorni dopo quel golpe era fallito. Michail Gorbačëv tornava a Mosca, i capelli arruffati, un giubbottino sbiadito sulle spalle, non più il potentissimo capo di una potenza mondiale ma un uomo tradito. E fu lui stesso, nel primo incontro con i giornalisti, a dare subito la parola a Giulietto Chiesa: «Lei ha fatto una bellissima domanda…».

Tra i due nascerà negli anni successivi una sincera amicizia, che forse oggi proseguirà in altre dimensioni, mentre qui, sul pianeta terra, si avvicina sempre più l’ultima notte dei coltelli.