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Quarantena&Tamponi a scuola In questo periodo le classi scola | Libera Coscienza Canale

Quarantena&Tamponi a scuola
In questo periodo le classi scolastiche di ogni ordine e grado in tutta Italia sono messe in "quarantena per contatto con positivo" che sia un compagno oppure un docente ma è una procedura lecita? In base alla normativa vigente sembrerebbe proprio di no. "La scuola è aperta a tutti" recita l’articolo 34 della Costituzione e se un bambino è in grado, in base al suo stato di salute, di frequentare un’aula scolastica ha diritto a farlo. Lo stato di salute di un altro bambino positivo a tampone, anche se fosse tutta la classe a parte lui, non può prevaricare il suo diritto all’istruzione. Ad una Legge non basta essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale per essere definita tale ma deve trovare il suo posto armonico nell’intera normativa vigente, senza violare altre Leggi, Trattati, Regolamenti, Diritti e Costituzione come invece sta avvenendo. Non esiste la quarantena a contatto con positivo e non è applicabile in una classe scolastica. Noi non vogliamo ignorare il dovere morale di interrompere l’infezione od il contagio ma, essendo questa situazione su base volontaria, ci permettiamo di gestire personalmente la tutela della salute del minore, senza che venga sbandierata su chat di classe oppure alla mercè della scuola, nel rispetto anche del GDPR Privacy 679/2016. Neanche vogliamo sapere se c’è un compagno positivo o vaccinato. Esclusivamente spetta a noi genitori decidere se tenere a casa o no il minore in osservazione seppur non malato, a noi spetta la decisione, dopo parere medico, di scegliere trattamenti od esami inerenti la sua condizione di salute, a noi spetta la decisione se seguire i consigli di un medico come ben specificato nella Legge 219/2017 e nessuno deve più intromettersi se non è un Giudice a stabilirlo. Obbligare al tampone potrebbe essere violenza privata ed un trattamento non necessario potrebbero esporre il paziente a rischi inutili, quindi il delitto di lesioni personali colpose che punisce chi, tenendo una condotta negligente, imprudente o inesperta, oppure contraria a leggi, regolamenti, ordini o discipline, causi involontariamente, in un'altra persona, una malattia nel corpo o nella mente, senza contare l’inutile aggravio della spesa per il Servizio sanitario, con un danno erariale a discapito dei cittadini. Neanche il Sindaco ha le basi legislative, come richiesto nellla Legge 241/90, per emettere ordinanza su soggetti sani. Mai può permettersi di limitare od impedire l’accesso scolastico senza fatti oggettivi, ad obbligare uno studente ad un esame medico in assenza totale di ogni sintomo che potrebbe ricondurre ad una patologia certificata. Lo stato di salute di una persona positiva a tampone (alunno od insegnante che sia) non può comprimere il diritto all’istruzione, socializzazione ed inclusione di altri come ben rilevato anche dalla normativa emessa per gestire l’emergenza e, seppur la lodevole iniziativa di fare DaD, non può compensare a pieno quel diritto. La scuola, come il dirigente scolastico, deve fare un passo indietro a questa invasione della sfera familiare. Non basta dire: “Io eseguo la Legge” perché le Leggi vanno eseguite tutte, non a piacere personale. Da una parte esiste una forzatura da parte del Governo ma dall’altra il libero arbitrio di ogni essere umano che lo rende in grado di capire cosa sia bene e cosa sia male. I figli non sono di nostra proprietà ma neanche dello Stato. Sono cittadini con diritti e doveri però dei quali solo noi genitori ce ne prendiamo cura e ne abbiamo la responsabilità. Nessun altro che non sia un Giudice può affievolire o revocare la responsabilità genitoriale o superare il diritto naturale. Se altri genitori sono d’accordo a cedere la tutela della salute dei loro figli noi non lo faremo mai. Si corre il rischio di distruggere il futuro della Nazione e se dovremo agire in maniera più incisiva sulla tutela dei più piccoli cittadini lo faremo.