2022-07-30 20:42:15
NON BASTA LA MAGISTRATURA!
L’orrendo crimine commesso a Civitanova Marche dove un povero africano viveva vendendo accendini e altre piccole cose, non impone soltanto una esemplare condanna del barbaro e vigliacco assassino di un uomo già menomato ad una gamba per cui faceva uso di una stampella per camminare e guadagnarsi pochi euro al giorno.
Qui non è questione di funzione educativa della pena come prescrive la Costituzione. Questo laido assassino va condannato all’ergastolo e deve morire in carcere.
Ma c’è qualcosa di più grave che rende chiaro come il problema vada oltre il processo e la condanna.
Mentre l’assassino colpiva con la stessa stampella della vittima e poi finendola a mani nude, alcune persone, moralmente più indegne dell’assassino, filmavano la scena con i “telefonini”, e senza che nessuno desse soccorso alla povera vittima o sollecitasse l’intervento urgente di Polizia o Carabinieri.
Questa gentaglia, moralmente fradicia, dovrà essere chiamata a rispondere a un giudice per omissione di soccorso per non aver impedito la consumazione dell’omicidio.
Questo forse non accadrà, ma non è questa la cosa più importante.
La cosa più importante è che quanto è accaduto è il sintomo, il riscontro di una società moralmente malata che va rieducata al rispetto di pur minime regole di convivenza civile. A quella gentaglia che ha ripreso la scena va ficcato in testa il senso della solidarietà umana e civile, che l’individualismo liberista ha annichilito con una lotta continua all’annullamento di valori non negoziabili.
Ma questo richiede veramente la ricostruzione della Nazione e dello Stato in tutte le sue manifestazioni e articolazioni, cominciando dal senso dell’etica.
Come può parlarsi di sovranità popolare, di solidarietà, di senso di appartenenza ad una Comunità, quando purtroppo esistono belve feroci come l’assassino di Civitanova Marche?
Invito tutti a far pervenire in qualche modo alla povera vedova dell’assassinato una parola, un segno di solidarietà affinché sia chiaro che esiste ancora una parte sana del Popolo italiano.
AUGUSTO SINAGRA via Radio Fogna
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