Get Mystery Box with random crypto!

PERCHÉ LE CHIAMIAMO “PIANTE GRASSE” Nel lessico comune facci | Cactus e altre storie 🌵

PERCHÉ LE CHIAMIAMO “PIANTE GRASSE”

Nel lessico comune facciamo riferimento alle piante grasse come quelle piante che hanno più o meno delle sembianze carnose e spinose.

In realtà per essere certi che una pianta sia davvero grassa bisognerebbe conoscere il suo metabolismo, argomento che approfondiremo in un post futuro.

Tutte le piante di cui parliamo quindi, sarebbe più corretto definirle come piante succulenti.

_“Una succulenta è una pianta che possiede almeno un tessuto succulento, un tessuto vivente che, oltre ad altre possibili funzioni, garantisce l’immagazzinamento, anche provvisorio, di acqua, in maniera tale da rendere la pianta temporaneamente indipendente dall’apporto idrico esterno nel momento in cui il contenuto idrico del suolo sia così basso da non consentire più alle radici di prelevare acqua dal suolo”_

La succulenza può essere a carico di diversi organi della pianta; la ritroviamo ad esempio nelle radici nella famiglia delle Apocynaceae in cui l’organo di riserva, essendo sotterraneo, è protetto da agenti esterni quali vento, calpestio e predatori. Alle radici succulente è spesso accompagnata la presenza di fusti annuali che seccano durante la stagione arida.

La famiglia delle Cactaceae è invece la massima espressione di succulenza a carico del fusto: quest’ultimo appare generalmente privo di foglie o con foglie di dimensioni ridotte e di conseguenza la funzione fotosintetica è svolta proprio dal fusto verde. Alla scomparsa delle foglie si associa spesso una superficie disomogenea per la presenza di coste tubercoli e spine che consentono di limitare le perdite idriche per traspirazione.

La succulenza delle foglie è, infine, quella certamente più diffusa in quanto presente in numerose famiglie quali quella delle Crassulaceae e delle Aizoaceae.

Giuseppe D’Asaro