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LE CONGETTURE DI FILIPPO Ravil Maganov, presidente della comp | AVV. MARGHERITA MATRELLA

LE CONGETTURE DI FILIPPO

Ravil Maganov
, presidente della compagnia petrolifera russa Lukoil, è morto. La sua morte è ancora avvolta nel mistero perché il comunicato ufficiale diramato dalla Lukoil affermato che Maganov è morto "dopo una grave malattia" mentre Interfax e Reuters, citando proprie fonti, dicono che sia precipitato da una finestra della Clinica centrale ospedaliera di Mosca dove era ricoverato per problemi di cuore.
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Ho ampiamente parlato nelle dirette di maggio di questa compagnia petrolifera. Facciamo un breve riepilogo e poi lascio a ciascuno trarre le proprie conclusioni.

La famiglia Maganov è storicamente bene inserita nel settore petrolifero. Suo fratello minore Nail – laureatosi come lui presso l’Istituto petrolchimico di Mosca, è l’attuale direttore esecutivo del produttore petrolifero russo Tatneft. Il padre era il famoso geologo sovietico Ulfat Maganov, che ha ricoperto vari incarichi legati al petrolio per quasi 40 anni nella repubblica del Tatarstan, uno delle più antiche province petrolifere russe era uomo vicino ai Rockefeller.
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La LUKOIL di cui Ravil Maganov era presidente, esplora, produce, raffina, trasporta e commercializza petrolio e gas principalmente dalla Siberia occidentale. L'azienda produce anche prodotti petrolchimici, combustibili e altri prodotti petroliferi. LUKOIL gestisce raffinerie e stazioni di rifornimento di benzina in Russia e negli Stati Uniti. La Società trasporta petrolio attraverso oleodotti e prodotti petroliferi con la sua flotta di navi. La raffineria più grande d’Italia si trova a Priolo (SR) ed è della Lukoil.

Tra i principali azionisti della LUKOIL PJSC troviamo i due fondi di investimento Vanguard e BlackRock che chiunque segue il canale sa di cosa parlo.
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Poco prima e poco dopo l’inizio dell’operazione militare russa in Ucraina il principe saudita ha investito 500 MLN di dollari in Russia ($ 364 milioni in Gazprom a febbraio, mentre il resto è andato a Rosneft e Lukoil).
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Nel 900 i Rockefeller e i Rothschild misero le mani nell’allora Unione Sovietica. Alla fine degli anni ' 80 del secolo scorso M. Gorbaciov ha autorizzato la creazione a Mosca di una potente «Banca pubblica di finanziamento e prestito di programmi nazionali». Il suo principale azionista era svizzero, nello specifico la Banque Privee Edmond de Rothschild SA mentre i Rockefeller mettevano le mani sulle risorse naturali del territorio. Fino a quando Putin non espelle dalla Russia entrambe le dinastie che comunque continuano ad operare tramite prestanomi.
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Ad aprile il fondatore e comproprietario della LUKOIL ha rassegnato le dimissioni. Forse per non schierarsi nel tentativo di salvarsi la pelle.
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L’8 maggio abbiamo qui riportato che l’ex A.D. della Lukoil, Alexander Subbotin, è deceduto in seguito a un trattamento con veleno di rospo durante una seduta con uno sciamano vudù.
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Il 26 febbraio abbiamo qui riportato che Alexander Tyulako, il direttore finanziario di Gazprom, è stato trovato morto nel suo lussuoso distretto di Leninsky.
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CONGETTURE

La sensazione è che stiamo assistendo a un regolamento di conti tra faide opposte nel contesto del conflitto in corso. Nello specifico ci troviamo di fronte a personaggi legati a vario titolo all’alta finanza internazionale e alle compagnie del petrolio. Ravil Maganov è stato fatto fuori dal deep state (o Cabala che dir si voglia) riconducibile alle solite famiglie aschenazite prima menzionate perché da queste considerato un traditore. Ravil Maganov è stato un burattino di queste famiglie ma – sempre congetturo –, aveva preferito schierarsi dalla parte di Putin. Quella che noi in modo convenzionale chiamiamo Cabala o Deep State, sta mandando un messaggio chiaro ai vari burattini che sono tentati a passare dalla parte dei vincitori, e, cioè, chiunque ci tradisce e passa con l'Alleanza internazionale dei patrioti muore. Ricordando loro il rituale esoterico "di fedeltà" a cui sono stati tutti sottoposti e di cui per il momento credo sia prematuro parlare.