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Proviamo a fare il punto sulla situazione in Afghanistan dalla | A very British Channel

Proviamo a fare il punto sulla situazione in Afghanistan dalla prospettiva del Regno Unito.

La tensione sulle operazioni di evacuazione del personale britannico e afghano che abbia collaborato con i britannici è elevata, anche perché gli Stati Uniti hanno escluso - come richiesto dal Downing Street - un prolungamento della loro permanenza oltre il 31 agosto e l’idea lanciata dall’ex Primo Ministro Theresa May e altri esponenti della destra conservatrice di rimanere senza supporto americano è chiaramente irricevibile. Ieri Johnson ha dichiarato che la stragrande maggioranza di coloro che fanno parte del programma ARAP (Afghan relocations and assistance policy) sono stati evacuati e che le operazioni andranno avanti nonostante gli attentati. Tuttavia la procedura è estremamente burocratica e molti che ne avrebbero diritto non sono riusciti ad ottenere il riconoscimento del loro status, anche perché, come è stato riportato da varie fonti, l’escalation è stata così rapida da non dare il tempo a molti di organizzarsi.

Boris Johnson chiaramente si è unito agli altri capi di governo del G7 nel condannare l’attacco terroristico all’aeroporto di Kabul che ha ucciso 13 militari americani e più di 70 civili afgani che non ha visto coinvolto nessun cittadino del Regno Unito. Nelle stesse ore i militari britannici hanno dovuto immediatamente estrarre almeno tre famiglie afgane i cui dati personali erano stati abbandonati nell’ambasciata e recuperati dai talebani. Non è chiaro se tutti gli afgani compromessi da questo incidente siano stati messi in sicurezza.

@averybritishchannel