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#FuckNoVax. Ovvero, della profondità e dell’eleganza. L’on. Lu | ContiamoCi!

#FuckNoVax. Ovvero, della profondità e dell’eleganza.
L’on. Luigi Marattin è rimasto alla caccia all’untore (sbagliato) di quattro anni fa, qualcuno lo prenda da parte e gli spieghi.
Benché ormai sia chiaro come le istituzioni abbiano venduto una intera nazione alle case farmaceutiche senza nemmeno leggere bugiardini e contratti, il PD insiste ad alimentare l’odio contro tanti onesti cittadini, rei di aver esercitato prudenza e discernimento di fronte a un trattamento sanitario dai connotati ignoti (e per di più secretati), pagando con l’esclusione dal lavoro e dalla vita sociale la propria refrattarietà al ricatto.
L’onorevole Marattin, interprete dell’anima repressiva e astiosa del suo schieramento, non si capacita di essere stato sconfitto dalla realtà: estrae allora dal cilindro l’originalissima etichetta di “no vax” e, volendo unire alla fantasia l’eleganza, la condisce con un grazioso insulto, anch’esso rigorosamente made in Italy. Quando si è a corto di contenuti, e si è nati signori, non resta che solleticare gli istinti primordiali, nella speranza di carpire il consenso di qualche randagio parimenti invelenito. Ciò che l’onorevole e i suoi sodali non hanno capito è che quelli che con disprezzo essi si ostinano a denigrare come no-vax, con la loro tenacia e determinazione hanno fatto sì che potesse venire alla luce la menzogna sia sui cosiddetti vaccini, sia sul più ampio programma di ammaestramento e controllo sociale in cui questi si inquadrano.
Se ancora non è nudo, infatti, il re si aggira parecchio sbrindellato: grazie a prove dirimenti ed ad eccellenti confessioni ma, purtroppo, anche a causa del proliferare incontrollato di effetti avversi, la verità sta emergendo in tutta la sua crudezza. Eppure pare vietato dirla. Per merito della Lega, in particolare dell’onorevole Bagnai che se ne è reso promotore, un semplice emendamento ha fatto da cartina al tornasole dentro un parlamento tanto scollato dalla realtà quanto ignaro dell’idea stessa di bene comune: l’isteria infatti è un infallibile marcatore di imbarazzo.
ContiamoCi! Si augura che questa ulteriore proroga sia una tappa sulla strada della revoca definitiva per multe risultate, alla prova dei fatti, illegittime nella forma e ingiuste nella sostanza. Non solo: che sia un passaggio sulla strada del ristoro per quanti hanno subito una vera e propria persecuzione da parte di uno Stato succube di poteri esterni e dei loro interessi di parte.
A quanto pare, i rappresentanti che rappresentano solo se stessi non hanno intenzione di arrendersi all’evidenza: per l’efficacia della nascitura commissione d’inchiesta, ContiamoCi! conta sull’impegno di quanti, tra loro, abbiano l’onestà e il coraggio di guardare ai fatti, non alla loro falsa rappresentazione.