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Qui la mia interrogazione al Ministro https://www.senato.it/ja | Armando Siri Official

Qui la mia interrogazione al Ministro https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=18&id=1313702

Questo significa che urgentemente vanno reperiti fondi sia per la PA, sia per sostenere le aziende private a cui si impone l’obbligo.

Se si considera che una vera prevenzione sanitaria nei luoghi di lavoro, con l’effettuazione del tampone a tutti, sia vaccinati che non vaccinati, coinvolgerebbe circa 24 milioni di lavoratori, il costo da sostenere da qui a fine anno, se consideriamo due tamponi a settimana è di circa 7 miliardi di euro e sale a 10 miliardi se i tamponi sono tre a settimana.

Proteste

Ci sono ancora 8 milioni di italiani che non hanno fatto il vaccino e che non hanno intenzione di farlo.
Probabilmente le menzogne raccontante e la violenza verbale e quella dei provvedimenti discriminatori che sono stati assunti, li ha spinti ad una resistenza civile, più che ad una presa di posizione ideologica contro il vaccino in se stesso.

Il 99,9% di questi concittadini sono persone pacifiche così come lo sono coloro i quali sono scesi in piazza per manifestare il proprio dissenso contro l’obbligo di Green Pass.

È un loro diritto, e per il momento, mentre molti altri diritti sono fagocitati da una forma di coercizione di origine paranoide, quello della libertà di manifestare pare resistere. Non si sa fino a quando.

Nelle piazze spontanee, non organizzate, poi, come accade da sempre, si infiltrano i professionisti della discordia e della violenza che approfittano del momento per boicottare qualunque forma pacifica di dissenso e farsi pubblicità. Non importa se negativa. Tanto vale il “purché se ne parli”. E così accade, sempre.

Sono giorni che non si parla altro che di quelle frange violente ed estremiste e non del dissenso di milioni di concittadini certamente arrabbiati ma non violenti.

Poi l’epilogo.
Come d’abitudine da oltre settant’anni, in ogni drammatico capitolo del racconto di questo Paese cede il passo ad un passato che continua a tenerci prigionieri.

Emerge prepotente il gusto masochistico di molti intellettuali o più semplicemente di personaggi vuoti di contenuto contemporaneo che riescono a darsi un senso, solo evocando ciò che è già stato, senza essere capaci di vedere esclusivamente ciò che è.

Così si sprecano tutti gli “-ismi” disponibili.

E ci risiamo. La sinistra contro la destra, la doccia in competizione con la vasca da bagno.

E non ci si accorge che di quelle idee non esiste più nulla, se non il residuo peggiore, che si vuole tenere in vita solo per far paura.
Beh, sì la paura.
Perché abbiamo visto quanto la paura è più potente di qualunque idea.

Ma come diceva mia nonna buon'anima, non sono i morti che dobbiamo temere, ma i vivi.

Fascismo, nazismo e comunismo sono morti, mentre sopravvivono atavicamente il conformismo e l’anticonformismo.

Dunque per buona pace dei nostalgici e vuoti contemporanei, è importante accettare che otto milioni di italiani non sono fascisti o comunisti, sono semplicemente anticonformisti.

Ed è una fortuna sapendo che senza una spinta anticonformista, non può esistere alcuna evoluzione personale e sociale.

In fondo, solo se hai il coraggio di disobbedire a te stesso puoi cambiare il mondo.


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