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Il senso di colpa. Ho fatto caso che il senso di colpa e’ l | L'Era dell'Oro - Antonella e Werner

Il senso di colpa.

Ho fatto caso che il senso di colpa e’ la leva di moltissime azioni e decisioni.

Per esempio ieri una persona ha tentato di truffarmi on line, facendo leva proprio sul mio senso di colpa.

( chiaramente non ci e’ riuscita…)
Anche le tecniche di vendita, fanno leva su questo inutile e terribile sentimento.

Da dove nasce il senso di colpa?

Chi vive di sensi di colpa e’ perché si e’ lasciato catturare - irretire- energeticamente da uno o tutti e due i genitori.

Ha donato la sua energia in cambio di qualcosa.
Energia vitale, sessuale ,potere personale.
Non ha forze
Non ha idee
Non ha vitalità

La persona si sente in colpa perché in un angolo dentro se’ sa che sta attentando continuamente alla sua esistenza.

Spesso queste persone provano molta rabbia per chi li ha irretiti, e sentono che questi irretitori morirbbero senza di lui.

Ho visto centinaia di storie cosi: figli/e irretite che non appena iniziavano a vivere, sposandosi o facendo figli o cambiando città ecc, assistevano alla morte fisica del genitore.
Spesso anche di entrambi all’
Improvviso.

Quando infatti si smette di nutrire energeticamente l’irretitore, questo inizia a recriminare e a spingere ancora di piu sul senso di colpa :
Ah e adesso mi lascia sol*
Ah ora come farò senza te
Ah bel ringraziamento dopo tutto quello che ho fatto

Se l’irretito resiste e tollera il senso di colpa ,La seconda fase spesso e’ il sintomo fisico dell’ irretitore.

Qui e’ molto difficile non farsi ingabbiare ancora.
Se si resiste puo’accadere addirittura, che l’ irretitore lasci il corpo fisico.

Senza che ce ne rendiamo conto, nutriamo psichicamente molte persone.
Molti nutrono psichicamente ed energeticamente un genitore depresso, frustrato, senza energie.

E allora la persona che viene in studio racconta che si sente lontana da se stessa e dalla sua vita, che non ha la forza di cambiare ma soprattutto si percepisce che teme, ha quasi terrore di lasciare la famiglia.

Non perché ne abbia realmente bisogno, ma anzi sente che lasciando la famiglia questa sarebbe ‘in pericolo’ .

Ed è vero.
Occorre tollerare un sano senso di colpa per individuarsi.
Tale che non sia distruttivo ma PROPULSIVO.

Esiste un senso di colpa sano ed e’ quello che promuove il processo di individuazione, tradendo il patto segreto familiare.

‘devo fare la mia vita, e io vado, grazie di tutto ma io vado’

Questo e’ ciò che molti NON si permettono di fare, rimanendo incastrati in dinamiche di irretimento che possono durare tutta una vita.

Ho visto molte persone ad esempio che - senza alcun motivo medico o fisico- non riuscivano ad avere figli.
La paura inconscia era:
Una volta che avro’ un figlio, non potrò più nutrire mia madre/ padre.
Lavorando su di loro, sbloccando questa credenza limitante, improvvisamente- si fa per dire- riuscivano a procreare senza problemi.
Altrettanto spesso ho visto che i genitori iniziavano ad ammalarsi proprio in quel momento e so essere morivano in concomitanza della nascita ( poco prima o poco dopo).

Sentirsi sempre in colpa e’ il segno evidente che non stai vivendo la tua vita, e ti stai pure beccando il karma della vita che stai nutrendo.

Scegli di crescere, pur nella sofferenza, ma scegli sempre l’ autenticità.

_ClaudiaCrispolti_
marina Gonzalez art