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RAPINAVA BANCHE E ATTACCAVA I FASCISTI, STORIA DI 'EL QUICO', | Contropotere 🏴

RAPINAVA BANCHE E ATTACCAVA I FASCISTI, STORIA DI "EL QUICO", RIBELLE E GUERRIGLIERO CATALANO, NEMICO PUBBLICO NUMERO UNO DEL FRANCHISMO

Francisco Sabaté Llopart nasce in Spagna nel 1915.
Non era nemmeno maggiorenne quando inizia a gravitare all’interno del movimento anarchico e ha appena vent’anni quando si rifiuta di servire nell’esercito diventando di fatto un latitante. Già da tempo rapina i grandi latifondisti per finanziare gli scioperi dei contadini e aiutare le famiglie dei compagni in prigione, quando decide di fondare una banda. “Los Novatos”, i novellini, così detti a causa della giovane età dei suoi membri, imperversano nelle Asturie e in Catalogna. El Quico, questo il soprannome che gli affibbiano, svaligia banche e raccoglie armi, fino allo scoppio della guerra civile nel luglio 1936. Allora entra nelle colonne della FAI-CNT e partecipa con successo alla difesa di Barcellona.
Presto però nelle file repubblicane cresce lo scontro tra stalinisti e libertari. L’imposizione dei commissari politici è un autoritarismo inaccettabile per uno come El Quico. Quando iniziano gli omicidi di anarchici e trotzkisti decide di vendicarsi e ammazza a revolverate un commissario stalinista.
In seguito combatterà ancora a Barcellona nei giorni degli scontri tra le due anime repubblicane. Catturato, verrà liberato con un colpo di mano da alcuni compagni. Nei duri giorni della disfatta, al seguito della colonna Durruti, coprirà la ritirata dei repubblicani verso la Francia. Oltre i Pirenei sarà di nuovo incarcerato e ancora evaderà per unirsi alla Resistenza antinazista. Dopo la fine della guerra mondiale deciderà di tornare in Spagna per continuare la sua battaglia personale contro il franchismo. Alla guida di una piccola banda, a fasi alterne, per quasi quindici anni, rapinerà banche e attaccherà i fascisti diventando un punto di riferimento per tutti coloro che non volevano arrendersi al regime. Solo dopo aver perso diversi compagni, tra cui due fratelli, e aver costretto le autorità a mobilitare un incredibile numero di uomini e mezzi, Francisco verrà ucciso in uno scontro a fuoco in Catalogna il 5 gennaio 1960.
Anche dopo la sua morte però, nonostante la Guardia Civil esponga come trofei il suo binocolo e il suo mitra Thompson, in molti conserveranno gelosamente l’idea che El Quico non sia morto ma stia soltanto aspettando il momento giusto per tornare e combattere ancora.

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